Toscana

Protesta gruppo detenuti in carcere Firenze, in 8 sul tetto

A Sollicciano, agenti che cercano negoziarne rientro

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 11 LUG - Protesta in corso nel carcere fiorentino di Sollicciano dove ieri sera otto detenuti, ristretti nella 12ma sezione, hanno incendiato i materassi delle loro celle, poi hanno divelto le inferriate delle finestre del locale docce riuscendo ad arrampicarsi sul tetto del penitenziario dove si trovano tutt'ora. Lo rendono noto i sindacati di polizia penitenziaria con il vice segretario generale Osapp Giuseppe Proietti Consalvi e il segretario generale della Uilpa Gennarino De Fazio.
    I motivi della protesta, spiega De Fazio in una nota, "sarebbero riconducibili al non aver ottenuto alcuni benefici richiesti alla magistratura di sorveglianza", "gli otto detenuti sono ancora sul tetto, sorvegliati a distanza dalla polizia penitenziaria che cerca di negoziarne il rientro". De Fazio sottolinea che "dopo i drammatici video di Santa Maria Capua Vetere il clima nelle nostre carceri è ancora più incandescente" e ricorda che il carcere di Sollicciano è "da mesi senza né direttore né comandante della polizia penitenziaria titolari e con ben 650 detenuti presenti, di cui 451 stranieri, a fronte di una capienza regolamentare inferiore a 490 posti". Per Proietti Consalvi è "l'ennesimo segnale di sfascio del sistema penitenziario Italiano che, a fronte di belle parole da parte della politica, ha bisogno di un vero cambiamento di marcia, grazie a riforme strutturali". I sottosegretari alla Giustizia Francesco Paolo Sisto e Anna Macina, e il capo del Dap Bernardo Petralia spiegano che la situazione nel carcere fiorentino è tornata alla normalità "dopo che il presidente del tribunale di sorveglianza e il provveditore regionale sono prontamente intervenuti, convincendo i detenuti a interrompere la protesta. L'intervento è stato coordinato dal Dap, con la sorveglianza del Ministero, in stretto contatto con il Garante nazionale dei detenuti Palma, e con il Garante della Toscana Fanfani". (ANSA).

   

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