Toscana

Libri: Pisa book festival riparte in presenza

Da 30 settembre a 3 ottobre, tra novità premio per la traduzione

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 22 APR - Il Pisa book festival, dopo l'edizione 2020 in streaming, riparte in presenza, con tre novità: nuova sede, nuove date e un premio per la traduzione.
    Dal 30 settembre al 3 ottobre la 19/a edizione della fiera degli editori indipendenti sbarcherà dentro lo scenografico complesso degli Arsenali repubblicani di Pisa. Nei Musei di Palazzo Blu e delle Navi Antiche di Pisa ci saranno poi incontri con gli autori, laboratori e masterclass. Quanto alpremio, il Pisa book translation award, è organizzato in collaborazione con il dipartimento di filologia, linguistica e letteratura dell'Università di Pisa, e riservato agli editori iscritti nel catalogo del Pisa book festival negli anni 2019-2020-2021.
    "Per questa edizione prevediamo di offrire un programma culturale di altissimo livello in spazi simbolo della città di Pisa con modalità innovative che garantiscano la realizzazione degli eventi in ogni caso", spiega Lucia Della Porta, editrice e direttore artistico del Pisa book festival, particolarmente felice poi del "maggior coinvolgimento del Comune di Pisa" che non solo sostiene il festival "ma ha anche messo a disposizione i magnifici Arsenali repubblicani. In questo anno di novità, siamo inoltre orgogliosi di inaugurare una nuova collaborazione, quella con il Museo delle Navi Antiche". Per il sindaco Michele Conti il festival "è diventato ormai un punto di riferimento nella promozione dell'editoria indipendente, che si è saputo reinventare anche in questo periodo pandemico. Proprio per le difficoltà legate all'emergenza Covid, come Comune abbiamo deciso di fare un passo in avanti" per sostenerlo, mettendo a disposizione degli Arsenali repubblicani. Lo spazio è più affascinante ma più piccolo, si spiega, del Palazzo dei Congressi: potrà ospitare un numero inferiore di case editrici ma, conclude della Porta, "cercheremo di ovviare allestendo stand collettivi per quegli editori che dovessero rimanere fuori". La rassegna, oltre che del COmune, gode del patrocinio e del sostegno di Fondazione Pisa, Regione Toscana e Camera di Commercio di Pisa. (ANSA).
   

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