Toscana

Astori: processo a Firenze per morte ex calciatore

Compagna arriva a Palazzo di Giustizia

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 02 APR - Il pm Antonino Nastasi ha chiesto una condanna a 1 anno e 6 mesi, per omicidio colposo, per il medico Giorgio Galanti, imputato a Firenze in un processo in rito abbreviato per la morte del capitano della Fiorentina Davide Astori. Galanti, difeso dall'avvocato Sigfrido Fenyes, è imputato in qualità di direttore sanitario del Centro di riferimento di medicina dello sport dell'Azienda ospedaliero universitaria di Careggi. La sentenza è prevista per il 3 maggio prossimo. Nel corso dell'udienza di oggi hanno parlato l'accusa, che ha chiesto una condanna a un anno e sei mesi di reclusione, gli avvocati delle parti civili e il difensore di Galanti, avvocato Sigfrido Fenyes. La compagna del capitano della Fiorentina Davide Astori, Francesca Fioretti, era presente al palazzo di giustizia ed era attesa all'esterno da un gruppo di cronisti, ma non ha rilasciato dichiarazioni.

   Nella prima udienza del processo, lo scorso febbraio, erano stati ascoltati i due tecnici che hanno redatto la perizia disposta dal giudice, secondo la quale la morte del giocatore non avrebbe potuto essere evitata. I pm fiorentini contestano a Galanti, in qualità di direttore sanitario di Medicina dello sport dell'Azienda ospedaliero universitaria di Careggi (Firenze), il rilascio di due diversi certificati di idoneità ad Astori, a luglio 2016 e a luglio 2017: documenti che sarebbero stati emessi anche se nelle prove da sforzo erano state rilevate delle aritmie. La visita del 2016 evidenziò un'aritmia del ventricolo sinistro, quella del 2017 una "sporadica extrasistolia ventricolare non precoce, singola a due morfologie per tutta la durata della prova", originata da "due focolai distinti".

   Giorgio Galanti "soffre in silenzio", ha detto l'avvocato Sigfrido Fenyes, difensore del docente e medico che è imputato al processo per omicidio colposo per la morte del calciatore della Fiorentina Davide Astori, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se il suo assistito sarebbe stato presente alla lettura della sentenza, prevista per il 3 maggio prossimo. "La richiesta di condanna era nell'aria - ha commentato Fenyes - ed è frutto dell'impostazione accusatoria, legittima del punto di vista del pm. Certamente si tratta di argomentazioni che non condivido, alle quali ho cercato di replicare".

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