Toscana

'Compro da casa', da Comune Piombino 50mila euro per la app

Implementata per sostenere il territorio durante l'emergenza

Supermercato (Archivio)

Redazione Ansa

Il Comune di Piombino e l'azienda Agesoft implementano l'app Compro da casa per sostenere il tessuto economico e commerciale del territorio durante l'emergenza sanitaria. A giorni il lancio del nuovo aggiornamento della piattaforma con una novità: su Compro da casa gli utenti potranno usufruire di coupon di sconto messi a disposizione dal Comune da spendere nei negozi, bar, ristoranti e in tutte le attività presenti sul territorio comunale iscritte alla app. Cinquemila buoni sconto per un totale di 50mila euro stanziati dall'amministrazione comunale. L'annuncio, in un post su Facebook, del sindaco Francesco Ferrari. 'Compro da casa - dice Sabrina Nigro, assessore alle Attività produttive - è già popolata da circa 200 aziende di Piombino: per questo abbiamo pensato di utilizzare questo strumento per dare un aiuto concreto sia alle attività che ai cittadini, visto anche l'avvicinarsi del periodo natalizio. È un modo per incentivare i piombinesi ad acquistare i regali, e non solo, direttamente dal divano di casa propria e di contribuire concretamente al sostegno del tessuto economico del territorio.'.
    Le attività commerciali e di somministrazione dovranno iscriversi e caricare i propri prodotti sull'app, chi è già iscritto dovrà recuperare le proprie credenziali d'accesso e l'attivazione dei coupon sarà automatica. 'Questa iniziativa, se sfruttata al massimo - spiega Paolo Ferracci, assessore al Bilancio - sarà in grado di innescare un meccanismo, grazie alle dinamiche di utilizzo dei coupon, che mobiliterà un volume d'affari di almeno 250mila euro. È un progetto che chiude la serie di iniziative di sostegno al tessuto economico cittadino che ha impegnato il Comune per circa 2 milioni e mezzo. Certamente, se tutti i soggetti interessati sapranno sfruttare questa occasione, il progetto sarà un bolla d'ossigeno importante per tutte le attività, in particolare quelle che hanno dovuto osservare, e ancora lo stanno facendo, un periodo di chiusura obbligato dalla normativa anti contagio'.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it