Toscana

I 'Folli di Dio' a Firenze raccontati da Lancisi

Nel volume anche lettera inedita padre David Turoldo da Londra

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 19 GIU - "Si parla di operai e di licenziamenti, ma dove mai si fonda e come il diritto di licenziamento? (Intendo licenziamento per ragioni economiche). E chi mai ha detto che la fabbrica sia di proprietà del 'Padrone'? E chi è e cosa è il 'Padrone?'". Lo scrive padre David Turoldo in una lettera del febbraio 1959 all'amica Anna Meucci: un inedito che fa da introduzione al libro del giornalista Mario Lancisi 'I Folli di Dio. La Pira, Milani, Balducci e gli anni dell'Isolotto', (Edizioni San Paolo 2020, pp. 224, euro 18).
    Il volume copre un arco temporale che va dal 1938, con la visita di Mussolini e Hitler a Firenze cui il cardinale Elia Dalla Costa chiuse le porte della Curia in faccia, fino al 1968 con il caso dell'Isolotto di don Enzo Mazzi, affrontando i momenti salienti dell'esperienza del cattolicesimo fiorentino legato a Giorgio La Pira: l'antifascismo, la partecipazione alla Costituente, l'amministrazione del 'sindaco santo', l'apertura a sinistra. In questo contesto si colloca la lettera di Turoldo, allontanato da Firenze e trasferito a Londra nel settembre del 1958, che scrive a Meucci pochi giorni dopo le dimissioni di Amintore Fanfani da presidente del Consiglio e segretario della Dc, per il conflitto interno al partito sul tema dell'apertura ai socialisti, a cui Fanfani era favorevole come lo stesso Turoldo. "Non sarebbe ora di romperla - si chiede il religioso - con questa 'unità' del partito? E quale unità? Di cristiani che si odiano!".
    Il volume di Lancisi esce a cinque anni della visita di papa Francesco a Firenze per il convegno ecclesiale del 2015, un'occasione in cui la Chiesa italiana rese omaggio a grandi personaggi del mondo cattolico fiorentino del Novecento, i 'Folli di Dio' del titolo del libro: da La Pira a Turoldo, da don Giulio Facibeni a don Divo Barsotti, da padre Ernesto Balducci a don Lorenzo Milani, la cui tomba fu poi visitata dal Pontefice il 20 giugno del 2017. (ANSA).
   

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