Toscana

Fumetti: a Siena mostra per 70 anni di Tex

Esposti disegni, foto e la macchina da scrivere di Bonelli

Redazione Ansa

(ANSA) - SIENA, 21 NOV - Una mostra per raccontare la storia di Tex, personaggio che, grazie al suo profondo senso di giustizia e alla sua generosità, è riuscito, dal 1948 a oggi a entrare nelle abitudini di lettura degli italiani e a diventare un vero e proprio fenomeno di costume. E' 'Tex. 70 anni di un mito', al Santa Maria della Scala a Siena dal 23 novembre al 26 gennaio, curata da Gianni Bono in collaborazione con la redazione di Sergio Bonelli Editore e Comicon.
    Era il 30 settembre 1948 quando nelle edicole italiane usciva il primo numero di Tex, personaggio creato da Gianluigi Bonelli e realizzato graficamente da Aurelio Galleppini, destinato a diventare il più amato eroe del fumetto italiano e uno dei più longevi del fumetto mondiale. La mostra a Siena racconta la sua straordinaria vicenda editoriale attraverso disegni, fotografie, materiali rari e talvolta inediti, nonché installazioni create appositamente: le indimenticabili sfide di Tex con Mefisto, suo nemico di sempre e incarnazione del male; le avventure dove, a capo dei Navajos, affronta banditi e malfattori per salvare le tribù indiane perseguitate; le galoppate sui sentieri polverosi del vecchio West e le scorribande dai caldi deserti del Messico fino alle gelide regioni del Grande Nord. Tra i documenti esposti la prima vignetta di Tex in più lingue, il ritratto di Gianluigi Bonelli e famiglia realizzato da Ferdinando Tacconi, le fotografie di Aurelio Galleppini e la macchina da scrivere di Gianluigi Bonelli: l'Universal 200 decorata dallo stesso Bonelli e conservata nella sala riunioni della Casa editrice, con la quale sono state create le prime storie di Tex. Si potranno poi ammirare le narrazioni dei quattro sceneggiatori principali di Tex: appunto Giovanni Luigi Bonelli (1908 - 2001), seguito nel 1976 dal figlio Sergio Bonelli, che firma il fumetto con lo pseudonimo di Guido Nolitta; Claudio Nizzi, che subentra nel 1983, mescolando al western elementi tipici del genere poliziesco, e infine, dal 1994, Mauro Boselli, attuale curatore che riporta Tex alle origini (ANSA).
   

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