Toscana

Moda: 'Quelle tre' si rimettono in gioco

Chiude atelier sorelle Scardigli a Firenze

Redazione Ansa

'Quelle tre' compiono trent'anni e si rimettono in gioco. Chiude il 17 luglio l'atelier fiorentino, in via Santo Spirito, di Cecilia, Luciana e Cristiana Scardigli, tre sorelle figlie d'arte che dopo aver lavorato assieme per 30 anni disegnando e realizzando abiti mai convenzionali hanno deciso di mettere la loro creatività al servizio di altro, pronte a fare nuove esperienze, anche individualmente, all'insegna sempre della passione e del divertimento.

Un'avventura raccontata anche in un volume, 'Quelle tre - 25 anni di non-moda', realizzato appunto per festeggiare i 25 anni dell'atelier e il 'modo' delle tre sorelle di creare abiti colorati e dal taglio lineare, essenziali ma tutt'altro che semplici, rigorosi nelle forme geometriche ma morbidi, dai tessuti pregiati e di fattura sartoriale, fuori dal tempo ma proprio per questo attualissimi. Il tutto accompagnato nel libro da decine di testimonianze delle clienti più affezionate.

Nel 1989 il debutto. Cecilia, Luciana e Cristiana decidono di proseguire una tradizione di famiglia nella sartoria e nella moda, all'insegna della creatività e dell'anticonformismo ma tenendo sempre a mente le parole di papa' Luciano - "Eleganza, misura e buongusto" -, e aprono il loro 'armadio' al pubblico in un piccolissimo negozio di via de' Pucci. Lo battezzano col nome di 'Quelle tre' e non passa inosservato. Succede così che negli anni '90 approdano anche in America, a Los Angeles, con un piccolo corner shop e vestono pure Kim Basinger, sfilano a Parigi e poi a Milano, partecipano a Pitti, vengono in contatto con la grande produzione, non solo italiana. Ma poi, proprio per non 'snaturare' il loro estro, 'Quelle tre' preferiscono 'ritirarsi' nel negozio-bottega di Firenze che nel 2006 cambia indirizzo e approda in via Santo Spirito dove è rimasto fino a oggi. E dove il 17 luglio dalle 17 Cecilia, Luciana e Cristiana danno appuntamento alle amiche e agli amici per "un saluto e per condividere con noi un rituale di trasformazione per accogliere nuove avventure".
   

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