Toscana

Nel carcere di Prato aggrediti 4 agenti, uno è grave

Ferito alla gola con lametta, non sarebbe in pericolo vita

Un carcere in una foto di archivio

Redazione Ansa

Un detenuto sudamericano ha aggredito violentemente, e a più riprese, quattro poliziotti penitenziari: uno di loro è stato gravemente ferito alla gola con dei colpi di lametta. Lo denuncia il segretario generale dell'Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria) Leo Beneduci. L'episodio stamani nel carcere di Prato. L'agente, dice una nota, nonostante la gravità delle lesioni non sarebbe in pericolo di vita ed è attualmente ricoverato all'ospedale di Prato. Solo contusioni per gli altri tre. Secondo Beneduci al detenuto, in passato protagonista di altri "atti di violenza tanto da avere subito vari spostamenti in diversi istituti di pena", non sarebbe stato consentito l'accesso alla funzione religiosa per le incompatibilità con altri reclusi. Questa sarebbe la ragione della rabbia scatenata poi nei confronti dei poliziotti. Già ieri sera, nel carcere della Dogaia, riferisce il segretario, si erano verificati scontri tra compagini rivali all'interno.
   

E' stato dimesso nel pomeriggio, con una prognosi di 21 giorni, l'agente della polizia penitenziaria del carcere della Dogaia portato stamani al pronto soccorso dell'ospedale di Prato dopo l'aggressione da parte di un detenuto che lo ha ferito alla gola con una lametta. Per lui, secondo quanto si apprende da fonti dell'Azienda sanitaria, anche la lussazione di una spalla. Dimessi stamani, dopo le cure dei sanitari, anche gli altri tre agenti rimasti contusi o feriti: per loro la prognosi va dai 7 ai 10 giorni.

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