Toscana

Libri: il Mostro di Firenze, ultimo atto

La storia dell'inchiesta ricostruita da Cecioni e Monastra

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 14 LUG - Era il 21 agosto 1968, a Castelletti di Signa, quando la famosa Beretta calibro 22, la mai ritrovata pistola del mostro di Firenze, sparò per la prima volta uccidendo Barbara Locci e Antonio Lo Bianco. Da allora è trascorso mezzo secolo ma il caso degli otto duplici delitti delle coppiette per mano del maniaco è ancora un mistero: l'ultima sentenza è del 2008 ma l'inchiesta è sempre aperta. Una storia senza fine ripercorsa nel libro scritto dai giornalisti Gianluca Monastra e Alessandro Cecioni: 'Il mostro di Firenze, ultimo atto' (Nutrimenti, 232 pp, 16 euro).
    Il volume è una nuova edizione, aggiornata, del libro pubblicato nel 2002 da Monastra e Cecioni, che nel loro lavoro di cronisti hanno seguito le indagini, per dare conto degli ultimi sviluppi di un caso unico in Italia, la cui inchiesta partita dall'ipotesi di un autore unico è arrivata a ipotizzare una sorta di setta mandante dei delitti fino ad approdare all'ultimo sospettato, un ex legionario oggi novantenne.
   

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