Toscana

'Riina belva, giusta scelta foto Falcone-Borsellino'

Parla Tony Gentile, autore celebre scatto del 1992

Foto di Tony Gentile

Redazione Ansa

"Per i criminali quella foto può rappresentare un trofeo di guerra, anche ora, in queste ore dopo la morte di Riina, e a me questo fa molta pena. In realtà è una foto di grande speranza e coraggio: Falcone e Borsellino sorridono, come due persone normali, come due eroi normali. Di questi giorni mi è piaciuto che molti giornali abbiano scelto la foto di Falcone e Borsellino o le fotografie delle altre vittime di mafia, e non del carnefice, per dare notizia della morte di Riina". Tony Gentile, il fotoreporter della Reuters autore di quella famosa immagine scattata il 27 marzo 1992, è soddisfatto della scelta fatta dai giornali.
 
Gentile, intervenendo a Photolux Festival Lucca, ricorda poi la storia di quella foto. "Fu messa in un cassetto in un primo momento. Ma cominciò a circolare subito dopo la morte di Falcone e poi ancora di più dopo il 25 luglio, con la strage di via D'Amelio. È diventata molto di più di una foto: riuscire a scattare un'immagine che diventa icona, simbolo, un fenomeno che non ha nulla a che vedere con la fotografia, ma che alla base ha la mia fotografia è una grande soddisfazione e per me anche una grande speranza". Perché, conclude, "in quell'immagine vedo delle vittime, ma anche un monito: nella semplicità dello scatto c'è tutta l'umanità di quelle persone, persone normali, che sorridono, proprio come facciamo tutti noi; la foto ce li rende vicini, simili, complici, quasi amici e per me è come se volesse dire che tutti noi possiamo essere come loro, tutti noi nel nostro piccolo possiamo cambiare le cose e impegnarci per quella stessa lotta".
   

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