(ANSA) - PERUGIA, 1 NOV - Il caso dell'omicidio di Meredith
Kercher "è stato abbandonato?": a chiederselo è Stephanie, la
sorella della studentessa inglese uccisa a Perugia dieci anni
fa. Lo ha fatto in una lettera al legale della famiglia,
l'avvocato Francesco Maresca, sostenendo che per i giudici Rudy
Guede (unico condannato, a 16 anni di reclusione) "non era
solo".
Concetto ripreso dall'avvocato Maresca. "Nel Meredith Kercher
case - ha detto - tutti noi sappiamo che Guede non era solo ma
sappiamo anche che per lo Stato italiano non ci sono altri
colpevoli".
"Ricordiamo ancora oggi la povera Meredith - ha sottolineato
il legale - pensando al suo splendido sorriso che abbiamo
conosciuto dalle foto. Le parole della sorella devono servire da
monito per un impegno ancora maggiore nella ricerca dei
responsabili di delitti così efferati che hanno contraddistinto
la cronaca italiana degli ultimi anni". (ANSA).
Sorella Meredith, caso abbandonato?
Legale famiglia, Guede non solo ma per Stato no altri colpevoli