Toscana

Dio fluviale Michelangelo torna a luce

Terra cruda deteriorata, intervento recupero durato tre anni.

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 11 LUG - Una delle sculture più fragili di Michelangelo torna a vedere la luce, restaurata dopo oltre cinquant'anni di riposo forzato in un deposito: è il Dio fluviale, terra cruda del maestro toscano, che riemerge in tutto il suo splendore dopo un lungo restauro durato oltre tre anni.
    Custodito nei sotterranei di casa Buonarroti a Firenze, ma di proprietà dell'Accademia delle Arti e del Disegno del capoluogo toscano, tra poco, passata l'estate, sarà tra i protagonisti di una grande mostra sul Rinascimento di Palazzo Strozzi e quindi tornerà esposto in via permanente all'Accademia delle Arti e del Disegno. Il certosino lavoro di recupero, condotto dalla restauratrice Rosanna Moradei sotto la guida attenta dell'Opificio delle pietre dure, è stato reso possibile grazie al contributo di circa 32mila euro della fondazione No profit Friends of Florence. Il Dio, capolavoro reso fragile dalla scelta del materiale deteriorabile in cui è realizzato è stato sottoposto ad una lenta e profonda opera di consolidamento.
   

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