Toscana

Meningite: l'esperto, può accadere vaccino non totalmente protettivo

"Per varie ragioni, può accadere che un vaccino non risulti totalmente protettivo, soprattutto sul lungo termine, ma ciò si verifica in un numero molto limitato di casi"

Redazione Ansa

"Per varie ragioni, può accadere che un vaccino non risulti totalmente protettivo, soprattutto sul lungo termine, ma ciò si verifica in un numero molto limitato di casi". Così Gianni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanita' (Iss), commenta il caso della bambina di 9 anni di Pisa colpita da meningite C e vaccinata all'età di un anno. "Il vaccino anti meningite, così come altri vaccini, puo' non essere totalmente protettivo per alcune ragioni, ma in casi limitatissimi. La vaccinazione è quindi sempre consigliata, per proteggere i bambini". La prima ragione, spiega, è che "ci sono bambini che non rispondono al vaccino pienamente e non producono abbastanza anticorpi, e questo puo' succedere anche per altre malattie come l'epatite C. Oppure può accadere che gli anticorpi non siano in quel momento ad un livello massimo, specie se è passato molto tempo dalla vaccinazione, ma poi si rialzano e la malattia risulta quindi attenuata". Un'altra possibile ragione, rileva, "è che i vaccini in alcuni casi non proteggono per tutta la vita e col passare degli anni può diminuire la quantità di anticorpi indotti dal vaccino e quindi, se infettati, non si riesce di evitare la malattia".
Per questo, afferma Rezza, "per varie vaccinazioni sono previsti dei richiami e per la meningite C è previsto un richiamo in età adolescenziale". 

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