Toscana

Moby Prince:da Gorgona a remi per verità

Sostegno familiari vittime e figlio comandante morto

Redazione Ansa

(ANSA) - LIVORNO, 24 AGO - Sulla prua della barca spicca il numero 140 e una scritta "perché?": la domanda che i familiari delle vittime del traghetto Moby Prince si pongono da oltre 25 anni, da quella tragica sera del 10 aprile 1991 quando il traghetto della Navarma diretto a Olbia, in rada a Livorno andò a urtare contro la petroliera Agip Abruzzo. Sabato 27 agosto, il giornalista Sandro Lulli, già inviato sportivo del quotidiano Il Tirreno, grande appassionato di mare, si cimenterà nella traversata a remi dall'isola di Gorgona a Livorno. L'iniziativa è sostenuta dall'Associazione 140 che raggruppa numerosi di familiari delle vittime. Ha inviato il suo saluto Angelo Chessa, presidente dell'Associazione 10 aprile, figlio del comandante Ugo Chessa, morto nel rogo del Moby Prince.
   

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