Toscana

Presiede Anpi Firenze,Islam contro Carta

Donne discriminate e silente su stragi

Ubaldo Nannucci

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 7 LUG - Il presidente dell'Anpi di Firenze, l'ex procuratore della repubblica Ubaldo Nannucci, denuncia "il silenzio dell'Islam moderato" di fronte alla strage di Dacca, ma anche il conflitto tra alcuni principi religiosi e quelli della Costituzione. Nannucci ha espresso la sua opinione su facebook e un'intervista all'emittente Controradio precisando che si tratta di una posizione personale. La segreteria Anpi di Firenze ha ritenuto di "prendere distanza": "Opinioni che nulla hanno a che vedere con l'associazione. Tale tematica non è stata oggetto di discussione". "L'occidente - per Nannucci - si rifiuta di vedere che la dottrina islamica è incompatibile con i principi di libertà e parità dei diritti tra uomini e donne che caratterizzano l'occidente". Manca il "coraggio - dice poi - di pretendere da coloro che seguono quella dottrina una chiara e formale dissociazione di condanna di ogni violenza e discriminazione, cui subordinare il godimento dei diritti civili che riconosciamo giustamente a tutti gli stranieri". 
   "Ubaldo Nannucci, oltre che presidente dell'Anpi di Firenze, è un ex procuratore, conosce e ha combattuto la mafia: nostri concittadini italiani non sono usciti in piazza in 60 milioni, per combattere contro la mafia. Dunque non si può pretendere che la comunità islamica scenda in piazza ogni giorno quando questi terroristi criminali assassini uccidono le persone, e non dobbiamo cadere nella trappola di dividerci tra musulmani e non musulmani". Lo ha detto, in un'intervista a Controradio, l'imam di Firenze e presidente dell'Ucoii, Izzedin Elzir. "Questo cancro dell'umanità e cancro del mondo islamico - ha detto riferendosi ai terrorismo - ha ucciso anche 4 poliziotti a Medina, la città più sacra dei musulmani dopo la Mecca. A dividerci tra musulmani e non facciamo solo gioco di questi criminali. E noi non possiamo prenderne le distanze ogni volta da questi criminali, perchè non siamo questi criminali".

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