Toscana

Anziano trovato morto, fermato un nipote

Bloccato su un bus, sarebbe omicida dell'uomo nel Grossetano

Redazione Ansa

(ANSA) - GROSSETO, 11 DIC - C'è un fermato per l'omicidio Antonio Tucci, il 71enne pasticcere di Castellammare di Stabia, trovato domenica pomeriggio con il cranio sfondato nella cucina del suo appartamento dove viveva a Castel del Piano (Grosseto).
    Si tratta di Claudio Orlando, 45 anni, di Nemi (Roma): è un nipote dell'anziano ucciso, ora accusato di omicidio volontario.  Secondo quanto appreso l'uomo è stato fermato stamani dai carabinieri su un bus di linea nella zona di Albano Laziale.
   Orlando avrebbe convissuto con il parente nell'ottobre scorso nella casa di Castel del Piano nel quale l'anziano è stato ucciso. Tra le ipotesi sul movente quella della richiesta di soldi al pensionato. In passato i due avrebbero avuto discussioni sempre per motivi di ordine economico e, secondo quanto appreso, Tucci aveva riscosso la tredicesima della pensione. In passato dissapori sempre per motivo di soldi. 

   Orlando voleva probabilmente fuggire. Il provvedimento di fermo nei confronti di Orlando, accusato di aver ucciso a bastonate lo zio disabile, è stato eseguito alle 11 di oggi a Cecchina, frazione di Albano Laziale (Roma). L'uomo era salito su un autobus di linea, probabilmente per allontanarsi alla svelta dal paese dove era residente quando aveva scoperto che i carabinieri lo stavano seguendo, e si stava dirigendo verso la zona meridionale della provincia di Roma. Adesso si trova nel carcere di Velletri in attesa di essere trasferito a Grosseto e della convalida del fermo. 

   L'uomo voleva i soldi della pensione dello zio, aumentati dalla tredicesima dell'anziano, e, probabilmente dopo una lite lo ha ucciso. E' l'ipotesi che ha portato gli inquirenti a fermare Orlando. Il nipote era andato nella località del Monte Amiata in cui viva il parente anziano e disabile nell'ottobre scorso. Dallo zio cercava ospitalità e un'occasione di lavoro, sotto consiglio di un altro parente, poichè era stato gradualmente allontanato da tutti i familiari a causa dei comportamenti violenti e perché ritenuto responsabile di alcuni furti in loro danno. Ma tra Claudio Orlando e lo zio Antonio Tucci, durante la convivenza sarebbero maturati dissapori ed incomprensioni che avevano portato l'anziano disabile a decidere di mandare via di casa il nipote. Il movente del delitto sarebbe invece riconducibile a motivi economici: Tucci percepiva una pensione di invalidità di 900 euro che prelevava in contanti mensilmente dal proprio conto corrente. L'ultimo prelievo, di importo maggiorato dalla tredicesima, era stato effettuato il primo dicembre, pochi giorni prima della morte. Non è da escludere che Claudio Orlando avesse messo gli occhi su quella somma e che lo zio non volesse dargli altri soldi. E' stato poi accertato "in maniera inoppugnabile - secondo il procuratore Raffaella Capasso - la presenza di Claudio Orlando nell'abitazione dello zio in orario compatibile con quello della sua morte".

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