Toscana

Toscana: Rossi vince al primo turno, exploit Lega

Astensione record per storia regione, vota soltanto il 48%

Redazione Ansa

Chiusi i seggi già cominciano a muovere i primi passi nella nuova legislatura regionale i protagonisti 'più esperti' e quelli nuovi eletti in Toscana. La nuova giunta regionale sarà 'renziana'?: "La giunta risponde al presidente. Se c'è qualcosa che deve essere 'rossiano', è la nuova giunta", ha detto il presidente della Toscana Enrico Rossi confermato nell'incarico. Nella nuova giunta, nei piani di Rossi, ci dovrà essere spazio ai giovani e nella nuova legislatura gli assessori saranno 8 e non più 10. Rossi ha infine ricordato che per la formazione della giunta non sarà tenuto conto della rappresentanza dei territori. Tra le new entry nell'assemblea toscana, oltre alla Lega che cinque anni fa elesse propri rappresentanti ma ha finito la legislatura senza rappresentanza in Consiglio, il Movimento cinque stelle lancia subito le sue prime battaglie, sulla traccia di quanto fatto agli esordi dai loro 'fratelli maggiori' eletti in Parlamento nel 2013. Tra i primi impegni degli eletti M5s nell'Assemblea toscana, ha infatti spiegato Giacomo Giannarelli, anche quello di decurtarsi lo stipendio da consiglieri regionali. "Per noi quella cifra è immorale. Decideremo insieme ai nostri attivisti a cosa destinarlo, magari creando un fondo destinato alle Pmi. Faremo anche una battaglia per riprendere i vitalizi ai consiglieri che li hanno già presi". "Non smentiremo la fiducia che i toscani ci hanno dato", ha aggiunto.

   Le quote emerse nel corso della notte elettorale si sono ormai consolidate: vince il governatore uscente Enrico Rossi, la Lega diventa il secondo partito della regione, seguita dal Movimento 5 stelle, esce ridimensionata Forza Italia. Alto l'astensionismo: sono andati a votare meno della metà degli aventi diritto (48,24%).

Rossi supera il 48% e si conferma presidente al primo turno, senza dover ricorrere al ballottaggio previsto dalla nuova legge elettorale toscana. L'economista milanese Claudio Borghi (Lega-Fdi) balza al 19,9%, mentre Giacomo Giannarelli per i Cinquestelle si ferma al 14,9%. Stefano Mugnai di Forza Italia non supera il 9% e Tommaso Fattori di Sì Toscana a sinistra supera di poco il 6%.

Non ce la fanno invece a raggiungere il quorum Giovanni Lamioni di Passione per la Toscana Ncd-Udc (1,1%) e Gabriele Chiurli di Democrazia Diretta (0,3%). Il voto disegna un'assemblea regionale con 24 consiglieri Pd su 40, mentre la Lega dovrebbe averne 8 e diventare il partito destinato a guidare l'opposizione dopo l'emorragia di voti per Forza Italia il cui coordinatore regionale Massimo Parisi, prima della chiusura dei seggi, ha rassegnato le dimissioni. Soddisfatto il governatore riconfermato nell'incarico: "In Toscana la sinistra è ancora forte, salda e può governare la Regione per i prossimi cinque anni", dice Rossi annunciando già una giunta di 8 assessori contro i dieci attuali.

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