Toscana

Frana su casa, ritardi a lavori collina

Preoccupa pilone dell'alta tensione

Redazione Ansa

(ANSA) - PISA, 18 DIC - C'è l'ombra di problemi burocratici sulla frana che ha distrutto a San Giuliano Terme (Pisa): da marzo 2013 il costone di collina avrebbe dovuto essere messo in sicurezza e lunedì sarebbero partiti i lavori di consolidamento del terreno di proprietà privata sottoposto a vincolo paesaggistico. Ma per ottenere i permessi e avviare il cantiere ci sono voluti oltre 18 mesi. Il terreno che ha ceduto è proprietà privata e vi si trova un pilone dell'alta tensione che preoccupa per la sua stabilità.
  La frana ha semidistrutto ieri sera la casa di Ripafratta, nel comune di San Giuliano Terme e ne minaccia un'altra poco distante. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e tecnici delle protezione civile. Nessuno è rimasto ferito: la famiglia che viveva nella casa travolta ha fatto appena in tempo a mettersi in salvo. Si è letteralmente staccato un costone di una montagna e i detriti hanno travolto la palazzina sventrandola. Sfollate anche due famiglie di una palazzina vicina. 

   "C'erano già stati piccoli smottamenti domenica e lunedì e in passato avevamo già segnalato il pericolo imminente, ma i nostri allarmi sono stati ignorati e il rischio sottovalutato. Ora sento dire che quel traliccio sarà spostato: si chiude la stalla quando i buoi sono già scappati". Maria Teresa Corti, racconta, il dramma di avere perso tutto in pochi istanti. La frana che ieri sera ha travolto la sua casa gli ha portato via tutto. "Mia figlia Chiara era nervosa, continuava a ripetere che era pericoloso continuare a stare lì. Poi ho sentito abbaiare Tex, il nostro border-collie che un attimo prima che venisse giù tutto ha strappato la catena ed è fuggito".

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