Toscana

Mps: processo Antonveneta a Milano

Lo ha deciso gup di Siena, accolta istanza di alcuni difensori

Redazione Ansa

Si svolgerà a Milano e non a Siena il processo per l'acquisizione di Antonveneta da parte di Mps. Lo ha deciso il gup di Siena Monica Gaggelli, accogliendo così l'istanza presentata dai difensori di due degli otto imputati, oltre alla banca JP Morgan, che avevano contestato la competenza territoriale di Siena. il gup ha accolto l'istanza presentata dai difensori di Daniele Pirondini e Raffaele Rizzi, due degli imputati. Secondo i legali, infatti, il reato principale contestato agli imputati - manipolazione del mercato - sarebbe partito dalla pubblicazione, il 29 agosto 2008, del comunicato di Mps che annunciava l'acquisizione di Antonveneta sul sito di Borsa Italiana. Da parte dei pm senesi, a quanto si apprende, non ci sarà alcun ricorso.

Nelle motivazioni della sentenza si legge che "il reato di manipolazione del mercato è in definitiva tale da determinare, per attrattiva, la competenza territoriale del tribunale di Milano, in relazione all'intero articolato accusatorio e, quindi, nei confronti di tutti gli imputati persone fisiche", nonché di JP Morgan. In pratica il reato di manipolazione del mercato, contestato in concorso all'ex presidente del Monte Giuseppe Mussari, all'ex dg Antonio Vigni e all'ora Ceo, Daniele Pirondini, si sarebbe compiuto attraverso "più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, nell'ambito del programma di finanziamento ideato - scrive ancora il giudice citando i pm - per il reperimento delle risorse necessarie all'acquisizione di banca Antonveneta, partecipavano e contribuivano alla predisposizione della complessa operazione finanziaria denominata 'Fresh 2008' diffondendo al mercato notizie false, idonee a determinare una sensibile alterazione del prezzo dell'azione Mps ordinaria".

Il giudice Gaggelli ha accolto la tesi degli avvocati Fabio Pisillo e Tullio Padovani, difensori di Mussari (che si sono detti soddisfatti della decisione), e dell'avvocato Maurizio Bellacosa, legale di Pirondini e di Raffaele Giovanni Rizzi, responsabile dell'ufficio legale di Mps (per lui l'accusa è di falso in prospetto), secondo i quali il reato si perfezionò "in Milano". E ciò avvenne, scrive il gup al momento del caricamento "dei bilanci" (semestrale e di fine esercizio 2008) "nel sistema telematico, chiamato Nis, della Borsa italiana. Nel tribunale lombardo saranno quindi giudicati anche gli altri imputati che, a vario titolo, sono accusati di ostacolo alla vigilanza e falso in prospetto, Tommaso Di Tanno, Pietro Fabretti, Leonardo Pizzichi e Michele Crisostomo. Mussari è accusato anche di insider trading.
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it