Toscana

Donna crocifissa: indaga Canessa, il pm del mostro

Per lui ultimo 'caso' a Firenze. Presto sarà procuratore Pistoia

Redazione Ansa

Per anni si è portato dietro il timbro. Lo ripete spesso, con una punta di divertito fastidio: ''Anche quando vado al supermercato c'è sempre qualcuno che mi ferma e mi chiede, 'Ma lei è il magistrato del mostro?'''. Il pm Paolo Canessa quella storia vorrebbe lasciarsela un po' alle spalle. Eppure, quando a indagare è lui, inevitabilmente la mente corre a quelle vicende, a quel processo immortalato in una seguitissima trasmissione televisiva, a quelle immagini di lui in toga che interroga il contadino di Mercatale, Pietro Pacciani, e i compagni di merende.
    Un'associazione che oggi non poteva non riemergere. Prima dell'estate, Canessa si trasferirà da Firenze a Pistoia dove sarà procuratore capo. La sua ultima inchiesta in terra fiorentina riguarda ancora una volta un criminale seriale. Sotto la guida del maestro-capo Piero Luigi Vigna, negli anni del mostro di Firenze, dava la caccia al maniaco delle coppiette. Da oggi la dà a quello delle prostitute.
    Il destino ha voluto che fosse Canessa di turno quando, stamani, in una strada alla periferia di Firenze, un anziano ha trovato il cadavere di una prostituta legata a una sbarra, come fosse crocifissa. Un fatto analogo era successo lo scorso anno, nello stesso posto. Quella volta, però, la ragazza si salvò. Gli investigatori hanno collegato le due vicende. Se si trattasse dello stesso aggressore i conti sarebbero presto fatti: c'è un maniaco.
    Anche la presenza delle prostitute ha una qualche analogia con le vicende del mostro di Firenze. Quell'inchiesta sfiorò una serie di omicidi insoluti: vittime erano state donne di vita. Le indagini non portarono lontano.
    Nelle sue ultime indagini, Canessa si è occupato del caso don Cantini, il prete fiorentino accusato di abusi su minori, e la strage del 13 dicembre 2011 a Firenze, quando uno squilibrato, Gianluca Casseri, uccise Samb Modou e Diop Mor e ferì altre tre senegalesi.
    Quando si confronta con gli investigatori, Canessa usa ripetere una sorta di legge non scritta: ''Gli omicidi o si risolvono nelle prime 24-48 ore oppure diventano molto complicati''. Ha ancora più di un giorno di tempo.
   

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