Toscana

Papa:appello per operai Lucchini,riportare speranza

E all'udienza generale dice, "denaro e successo sono cose morte"

Papa Francesco

Redazione Ansa

Ancora un appello del Papa contro la perdita di posti di lavoro. Ancora un suo richiamo a "fare ogni sforzo" perché degli operai non vedano svanire la fonte di sostentamento per le loro famiglie. Sono state particolarmente accorate le parole pronunciate oggi da Francesco, al termine dell'udienza generale in Piazza San Pietro, per i lavoratori dell'acciaieria Lucchini di Piombino in occasione dello spegnimento dell'altoforno, che mette a rischio il posto di centinaia di addetti. E poche ore dopo l'intervento del Pontefice, il premier Matteo Renzi ha annuncia con un tweet: "Oggi firmiamo il protocollo d'intesa sul futuro di Piombino, col ministro e il presidente della Regione Toscana".

Il Papa parlava dopo che gli operai gli hanno fatto avere un loro messaggio video. "Ieri - ha detto - ho ricevuto un video-appello da parte degli operai della Lucchini di Piombino, inviatomi prima della chiusura dell'altoforno, che mi ha davvero commosso. Sono rimasto triste". "Cari operai, cari fratelli - ha proseguito - sui vostri volti erano dipinte una profonda tristezza e le preoccupazioni di padri di famiglie che chiedono solo il loro diritto di lavorare per vivere dignitosamente e per poter custodire, nutrire ed educare i propri figli. Siate sicuri della mia vicinanza e della mia preghiera".

"Non scoraggiatevi - ha aggiunto Bergoglio -, il Papa è accanto a voi e prega per voi, affinché quando si spengono le speranze umane rimanga sempre accesa la speranza divina che non delude mai". "Cari operai, cari fratelli - ha detto ancora il Pontefice -, vi abbraccio fraternamente. E a tutti i responsabili chiedo di compiere ogni sforzo di creatività e di generosità per riaccendere la speranza nei cuori di questi nostri fratelli e nel cuore di tutto le persone disoccupate a causa dello spreco e della crisi economica". "Per favore, aprite gli occhi e non rimanete con le braccia incrociate!", ha concluso il Papa.

Gli operai della Lucchini, nella loro difficilissima situazione, sono stati profondamente colpiti dall'intervento di Bergoglio. "La risposta del Papa è una risposta che ci tocca profondamente, una risposta che ci dà sostegno in un momento così drammatico per noi - ha commentato Lorenzo Fusco, rappresentante delle Rsu -. Sentire Papa Francesco vicino in un momento per noi di così poca serenità mi auguro che ci dia la forza di resistere perché a Piombino la siderurgia non può scomparire". "Vorremmo che la stessa solidarietà espressa da una personalità come quella del Pontefice ci sia espressa, ma con atti concreti, dalle istituzioni", ha aggiunto.

Anche l'autore del video-appello, Klaus Davi, che l'ha girato con la Cgil ha salutato il "riconoscimento" del Papa "a tutti gli operai della Lucchini di Piombino che hanno partecipato al documentario: oltre 50 uomini e donne che hanno testimoniato la loro disperazione, ma anche dignità assoluta". "Tutti hanno lavorato gratuitamente e il dvd verrà anche distribuito a tutti i parlamentari e senatori", ha commentato Davi su Twitter.

Il vescovo di Piombino, mons. Carlo Ciattini, parlando della situazione di forte disagio alla vigilia dello spegnimento dell'altoforno ("molti operai saranno messi in cassa integrazione con una dinamica di contratto di solidarietà"), ha invece spiegato alla Radio Vaticana che l'appello di oggi del Papa "naturalmente, è un balsamo, una consolazione grande. E quindi, veramente un grazie immenso a Papa Francesco. Che attraverso questa presenza consolante del Papa possiamo assaporare questo tempo pasquale: che sia veramente un inizio di una nuova risoluzione per queste creature, per queste famiglie".

Nell'udienza generale, la prima dopo la Pasqua, Bergoglio ha invitato più volte i fedeli a ripetersi la domanda dell'angelo ai discepoli dopo la Risurrezione: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo?". "Gesù è vivo" e "abita nel mondo", ha sottolineato il Papa, e non bisogna chiudersi nell'"egoismo" o nell'"autocompiacimento", né soprattutto lasciarsi sedurre dai "poteri terreni di questo mondo", dalle "vanità mondane", dal "denaro e dal successo", cercando in questo modo "la vita tra le cose morte".

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