Cronaca

Cardiocooking, giornalisti chef per un giorno

Iniziativa Daiichi Sankyo per la Giornata Mondiale contro l’Ipertensione

Cardiocooking, giornalisti e chef ai fornelli

Redazione Ansa

(Nel video l'ad di Daiichi Sankyo Italia Antonino Reale e Mario De Angelis,  Scuola di cucina Mamà laboratori) 

In occasione della Giornata Mondiale contro l’ipertensione arteriosa del 17 maggio, Daiichi Sankyo ha declinato in Italia la campagna di sensibilizzazione internazionale “Make your Heart Feel Good”, organizzando a Roma una gustosa lezione di Cardiocooking, con tre ospiti d’eccezione: il prof. Massimo Volpe, uno dei massimi esperti di ipertensione e primo sostenitore della campagna, la nutrizionista Giulia Marca e l’attore Ettore Bassi, già protagonista con le sue figlie del programma culinario “Quando mamma non c’è”.

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Coadiuvato dai tre speciali anfitrioni, lo chef Luca Materazzi dei Laboratori Mamà di Roma ha dunque preparato un intero pasto, gustoso e di facile preparazione, partendo proprio dagli ingredienti della nostra dieta mediterranea, senza dimenticare le raccomandazioni della Società Italiana di Ipertensione Arteriosa per la riduzione del sale, e le più recenti scoperte sui benefici di determinati elementi nutritivi quali i nitrati presenti in molte verdure come la barbabietola rossa. 

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"L’ipertensione è una patologia seria, che può avere ripercussioni importanti e persino fatali, ma purtroppo è ancora troppo sottovalutata. Questa iniziativa è solo una prosecuzione del continuo e sentito impegno in ambito cardiovascolare di Daiichi Sankyo. Poiché siamo consapevoli che i farmaci da soli non bastano, bisogna puntare sulla prevenzione e su una maggiore aderenza alle terapie, ed entrambe passano attraverso cambiamenti degli stili di vita, anche piccoli, come un’alimentazione più sana" ha commentato Antonino Reale, Amministratore Delegato di Daiichi Sankyo Italia.

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"Ho accettato volentieri di prestare il mio volto a questa iniziativa originale - dice invece lo Chef- attore Ettore Bassi -. Vale sempre la pena spendersi per cause importanti come la sensibilizzazione e la prevenzione. E poi mi piaceva il concept dell’evento, l’informazione attraverso l’intrattenimento, l’elemento sociale del cucinare insieme, la possibilità di imparare dagli esperti in un’atmosfera rilassata. E poi da quando ho realizzato il programma culinario “Quando mamma non c’è “ con le mie figlie, ho iniziato ad apprezzare la cucina da altri punti di vista rispetto a quello passivo del ‘consumatore’, quindi è stato anche istruttivo . Mi sono divertito molto, anche se la maggior parte delle allieve erano giornaliste donne, già esperte e bravissime, quindi nonostante avessi il ruolo di assistente chef, io sono stato messo in minoranza.

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