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Juventus-Benfica 0-0

Redazione Ansa

Serata sfortunata e maledetta per la squadra di onte che nel doppio confronto ha dimostrato di essere più forte dei lusitani.

Le è mancato il gol, oggi, ma nel finale è andata via la lucidità, malgrado il vantaggio dal 22' st di giocare in superiorità numerica per l'espulsione di Perez. I cambi di Conte - dentro Marchisio, Giovinco, Osvaldo - non portato freschezza.

Il Benfica ha giocato una gara di puro contenimento, dimostrando in questo un'ottima organizzazione di gioco. E l'abilità a perdere tempo tutte le volte che ha potuto: elle rimesse dal fondo, nei cambi, sui calci piazzati.

Il Benfica aveva anche provato a sorprendere la Juve con una partenza 'sparata', ma il tocco di Rodrigo aveva sbattuto sulla testa di Lichtsteiner. Dopo un quart'ora con un po' di tremarella, i bianconeri sono usciti dal guscio ed hanno 'fatto' la partita, in un crescendo rossiniano., lasciando ai campioni di Portogallo solo la possibilità di interrompere le azioni, con il fondamentale apporto di Amorim, centrocampista molto difensivo davanti alla retroguardia del Benfica.

Pirlo e Pogba, Vidal e Asamoah hanno prodotto molto gioco, ma è mancato il colpo finale. In pieno recupero di primo tempo la palla-gol migliore: cross di Asamoah, pallone schiacciato di testa da Vidal ma proprio sulla linea, con Oblak battuto, Luisao con la nuca ha alzato oltre la traversa. Ma anche prima erano stati tanti i pericoli corsi dal Benfica, a cominciare da una staffilata da fuori area di Pirlo, schiaffeggiata in angolo da Oblak.

La Juventus ce l'ha messa tutta anche nel secondo tempo, giocato a lungo sotto una forte pioggia, ma nulla è cambiato quando è rimasta in 11 contro 10. Osvaldo è andato in gol, ma la rete è stata annullata per fuorigioco (netto) di Pogba. Il Benfica è stato scaltro a fare innervosire i bianconeri e all'87' si è scatenato un parapiglia davanti alle panchine.

Partita interrotta per 5', Vucinic e Markovic (appena uscito) espulsi dalle panchine. Gli ultimi disperati assalti (punizione di Pirlo sulla barriera e colpo di testa di Osvaldo assalti si sono infranti. E con essi i sogni di un brindisi anche in Europa dei bianconeri.

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