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Perez "Superlega salverà il calcio,Uefa non minacci"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 20 APR - Florentino Perez spiega, rassicura i tifosi, risponde alle critiche, ma soprattutto attacca duramente l'Uefa. Nella sua doppia veste di presidente del Real Madrid e numero uno della neo nata Superlega, il dirigente spagnolo si è preso la scena per due ore su El Chiringuito tv per mettere in piedi la sua difesa dopo l'ondata mondiale di critiche che si è abbattuta sulla Superlega partorita da 12 top club calcistici europei. "Non lo faccio per salvare il Real, ma per salvare il calcio - dice Perez -. Questo sport è in un momento critico, se noi generiamo profitti, ne beneficiano tutti, anche quelli che stanno più in basso". "Il pallone deve adattarsi ai tempi - spiega il n.1 del Real - il pubblico cala. E con la pandemia, siamo tutti rovinati. Dobbiamo cambiare qualcosa per rendere questo sport più attrattivo per tutti. I club più importanti di Inghilterra, Italia e Spagna devono trovare una soluzione a una situazione molto complicata; complessivamente hanno perso 5 miliardi. Solo il Real ha perso 400 milioni. Quando non ci sono introiti oltre ai diritti tv, il modo per ottenere profitti è rendere le partite più attraenti. Per questo abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto: facendo una Superlega durante la settimana, anziché giocare la Champions, saremo in grado di alleviare le perdite". "Hanno detto che la nostra è una Lega chiusa ma non è così - prosegue Perez -, crediamo nei meriti sportivi e abbiamo lasciato 5 posti liberi. 15 squadre generano valore per le TV, altre 5 arrivano per il merito. È una piramide: noi generiamo entrate e le redistribuiamo più in basso. Con la Champions attuale l'Uefa incassa 130 milioni, noi ne incasseremo 400. E poi se noi abbiamo più soldi possiamo comprare i giocatori degli altri, così i club che vendono potranno fare cassa". "Il modello è quello del basket, con la sua Eurolega. Noi col Madrid nel basket partecipiamo alla Liga e alla Eurolega. Bisogna puntare sulla competitività del prodotto: una cosa che piace costa di più e genera maggiori entrate".
    L'affondo è riservato all'Uefa: Perez attacca il presidente Ceferin, per difendere il collega della Juve Andrea Agnelli, duramente criticato dal n.1 del calcio europeo: "Non si può insultare un nostro collega. Ceferin ha usato termini inaccettabili per rivolgersi al presidente di un club storico come la Juve. È un modo impresentabile. Un presidente Uefa non può comportarsi così". Poi rincara la dose: "La Uefa non è trasparente. Com'è possibile che io sappia quanto guadagna Lebron James e non quanto guadagna Ceferin? Nel Real Madrid i dirigenti si sono tagliati lo stipendio, e anche nella mia impresa. Non penso l'abbiano fatto alla Uefa". Quanto alle minacce di immediata esclusione dalla Champions dei club che partecipano alla nuova Superlega, Perez è sicuro: "I calciatori stiano tranquilli, il divieto di giocare con le Nazionali non ci sarà. Né il Real, né il City verranno esclusi dalla Champions o dal campionato, non ci sono le basi legali per farlo". "Vogliamo partire il prima possibile - conclude Perez -, ma non ci sarà nessuno strappo. Noi cerchiamo il dialogo e a quello lavoreremo.
    Se si può, si parte, altrimenti aspettiamo un anno. E magari non troveremo un accordo e non si farà. Ma io spero di si, perché altrimenti moriremo tutti". (ANSA).
   

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