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Rizzoli ko, Di Bello sbaglia e Genoa protesta

Problema muscolare per arbitro, staffetta con l'addizional

Redazione Ansa

Nel giorno della protesta inscenata dai tifosi genoani contro gli arbitri, con la Gradinata nord e la tribuna vip rimasta vuota fino al 10' pt, i rossoblù lamentano l'ennesima svista nel gol del viola Rodriguez. Un fuorigioco di Babacar che ha innescato Gonzalo per la rete non è stato visto dall'arbitro brindisino Marco Di Bello, chiamato a sostituire in corsa l'infortunato Nicola Rizzoli. Infatti il primo a essere sostituito durante Genoa-Fiorentina è proprio lui, l'arbitro della finale Mondiale. Rizzoli già zoppicava ma ha lasciato che terminasse una delle (poche) azioni della Fiorentina in area genoana prima di accusare in maniera evidente un forte dolore sotto ai gemelli del polpaccio. Fermato il tempo sul 34' pt, Rizzoli si è avviato a bordo campo dove ha avuto un rapido scambio di parole con il quarto uomo vicino alla panchina del Genoa.

A quel punto, verificato che non poteva proseguire, è avvenuto lo scambio con l'addizionale Di Bello che ha preso il posto di Rizzoli mentre l'arbitro internazionale si è messo vicino alla porta di Tatarusanu sotto la gradinata sud. Più di una volta è stato visto sollevare la gamba dolorante e rimanere su un piede solo. Marco Di Bello è ricordato per aver fatto inferocire l'Empoli escluso dalla Coppa Italia per un rigore al 114' concesso a favore della Roma. Al termine dei supplementari sul pareggio delle due squadre, Di Bello fischiò il rigore al 114' per un intervento di Zielinski su Paredes, che si capirà dopo essere sul pallone. De Rossi trasformò e la Roma passò ai quarti. La conduzione di Genoa-Fiorentina da parte Di Bello, sotto gli occhi attenti di Rizzoli rimasto accanto alla porta sotto la Gradinata sud dove tra l'altro ha ricevuto il saluto premuroso di un giocatore del Genoa a azione ferma, non ha avuto esitazioni anche se resta quel gol in fuorigioco che ha negato l'ennesima vittoria al Genoa. Da quel momento, e ancor più dopo l'espulsione di Burdisso per doppia ammonizione, lo stadio non ha perdonato a Di Bello nemmeno il minimo, fisiologico errore.

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