(ANSA) - ROMA, 08 GIU - Auguri a Pippo Baudo il "re dei
presentatori" monumento della tv che ha compiuto 86 anni.
Pochi mesi fa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
lo ha ricevuto al Quirinale per consegnargli l'onorificenza di
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica
Italiana.
"Un Incontro - ha spiegato quel giorno all'ANSA Baudo - caloroso
e informale - che mi ha riempito di orgoglio, perché non me lo
aspettavo. Ma ancora di più perché a consegnarmi questo
riconoscimento è stato Mattarella che ha saputo starci vicino
nei momenti più difficoltosi e drammatici, i cittadini lo sanno
ed è amato da tutti".
La frase distintiva di Pippo Baudo è "l'ho inventato io". Ha un
fiuto unico, ha scoperto talenti come Heather Parisi, Lorella
Cuccarini e lanciato Beppe Grillo in Rai, detiene un record
storico: ha condotto 13 festival di Sanremo. Non è tutto: ha
rischiato anche una crisi internazionale con l'Iran durante il
'Fantastico 7' da lui condotto a causa di uno sketch del trio
Lopez, Solenghi, Marchesini sull'Ayatollah Khomeini. Oltre 150
programmi, diversi film e anche brani musicali scritti pure per
altri artisti: "Pippo nazionale", così come viene chiamato dai
suoi colleghi e dal pubblico, ha superato i 60 anni di carriera
e ha coinvolto nei suoi show diverse generazioni. Nato a
Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936, si laurea in
giurisprudenza ma, innamorato del mondo dello spettacolo, si
sposta presto a Roma per inseguire il sogno del piccolo schermo.
Baudo è il presentatore che ha fatto la storia della televisione
italiana. Il suo esordio in televisione arriva negli anni
Sessanta e nella sua carriera presenta programmi di grande
successo, tra cui 'Settevoci', 'Fantastico', 'Canzonissima',
'Novecento', 'Domenica In' ed è il conduttore record del
Festival di Sanremo: ha guidato tredici edizioni tra il 1968 e
il 2008. E' tra i principali conduttori della storia della Rai,
lavora anche in Mediaset e, nonostante una carriera nazionale,
non dimentica mai la sua Sicilia, dove ha mosso i primi passi
sul palcoscenico e che descrive come una terra dalla "bellezza
infinita, unica al mondo". Nella sua storia c'è anche il teatro.
Una carriera vissuta senza sosta. Nel '91 subì un attentato
dinamitardo alla sua casa di Santa Tecla in Sicilia per essersi
scagliato contro la mafia durante una commemorazione del giudice
Chinnici (fortunatamente la villa era vuota quella notte). Sulla
scena appare in diversi spettacoli ed è stato anche direttore
artistico e presidente del Teatro Stabile di Catania. La sua
fama, nazionale e non solo, però, resta legata al piccolo
schermo. Con 'Settevoci' la sua carriera prende il volo. Presto,
dopo gli esordi, Baudo e la televisione diventano una cosa sola.
Talent scout d'eccezione ha portato alla ribalta tra i tanti Al
Bano, Gigi D'Alessio, Alessandra Martinez, Tosca D'Aquino, Beppe
Grillo, Tullio Solenghi, Eros Ramazzotti, Barbara D'Urso, Andrea
Bocelli, Giorgia, Irene Grandi, Gianluca Grignani, Anna
Tatangelo. Intanto nella tv baudiana non c'è solo lo spettacolo
"puro", il varietà, il "sabato sera" targato Rai, le due
Canzonissime, le numerose lotterie Italia, i Festival di
Sanremo, le "serate d'onore" da Montecatini Terme, i tanti game
show condotti su Rai1, Rai3 e le centinaia di domeniche
pomeriggio dell'ammiraglia del servizio pubblico che portano la
sua firma. Baudo ha attraversato nei suoi programmi i temi
difficili della storia contemporanea e della cultura, dando
spazio a libri, spettacoli teatrali, film d'autore, e conducendo
interviste a scrittori, registi, attori (come Moravia, la
Fallaci, Arbasino, Montanelli). Tra gli aneddoti ricordati da
Pippo negli anni, "quando Benigni mi toccò nel suo monologo le
parti intime a Sanremo. Un parlamentare fece un'interrogazione
dicendo che quella era stata violenza sessuale e che io avrei
dovuto fare denuncia".
Primo Piano (ANSA).