(ANSA) - ROMA, 10 MAG - ''Chi è la signorina Nessuno? Era in
principio un alter ego per scrivere di Damiano (Ndr. David,
frontman dei Maneskin) quando la nostra relazione era ancora
riservata, poi ha preso una sua dimensione, è diventata una
persona vivente ed era il mio modo per distaccarmi da quello che
provavo, per guardalo dall'esterno e comunicarlo. E' un
universo''. Ora la ''La signorina Nessuno'' è il titolo del
primo libro di poesie di Giorgia Soleri, 26 anni, modella,
influencer, ''femminista guastafeste'', come si definisce lei.
Ma anche attivista impegnata nella battaglia per fare chiarezza
sulla malattia che l'ha tormentata, l'endometriosi, ed ora
promotrice della proposta di legge per il riconoscimento di
vulvodinia e neuropatia del pudendo nei Livelli essenziali di
assistenza del Sistema sanitario nazionale. Una battaglia di cui
Damiano, con cui ha una relazione da ben 8 anni, si è schierato
al suo fianco. Il dolore è uno dei temi portanti del resto di
questo bel libro di versi - arricchito dalle illustrazioni di
Emma Passarella - in cui le problematiche che affliggono ragazzi
e ragazze ci sono tutte: autolesionismo, anoressia, suicidio,
anche l'aborto, insomma il disagio emotivo in tutte le sue
forme. '''In tante cose la vita è stata magnanima con me -
racconta Giorgia, in versione acqua e sapone e dal sorriso
dolcissimo - però mia mamma dice che per le persone l'amore a 5
anni o a 50 è diverso perchè è diversa la consapevolezza che hai
di te, ma il dolore è sempre uguale. Non c''è gerarchia del
dolore. E scrivere è un modo per esprimerlo in una società che
ci vuole iperproduttivi ed ha perso la capacità di
metabolizzarlo''. Dolore fisco ma anche disagio sociale che
sembra tanto simile a quello di artiste come Frida Kahlo ad
Antonia Pozzi, che pure combattevano i limiti che sentivano
venire dal loro essere donne. Non è cambiato nulla dagli anni
Venti? ''Non siamo a questo punto - dice con passione - anche e
soprattutto grazie alle battaglie delle donne e delle
femministe. Anche se non siamo al punto in cui avrebbero pensato
loro di arrivare 50 anni dopo. Io sono cresciuta con le
ninnananna delle suffraggette che mi cantava mia madre per
addormentarmi, e vedo anche non volendo con una lente femminista
che mette in luce le criticità rispetto alla parità di genere.
Essere femminista è riuscire a vedere il proprio privilegio -
sono una donna bianca di famiglia borghese - ma insieme schemi
di oppressione e intersezioni tra le oppressioni che ci sono e
permangono''. Madre che nomina spesso e a cui dedica il libro e
una poesia commovente: ''''Cosa vuoi essere da grande?/ Chiedono
a me le signore/''Mia madre''/ dico io''. ''Un modo di
distaccarmi da me'', così descrive la sua passione per la poesia
''nata quando avevo 10 anni'', rivela: ''qui i versi più vecchi
sono del 2016 ma la maggior parte le ho scritte tra il 2017 e il
2019''. ''Poetessa no non mi piace, preferisco poeta ma non mi
offendo'', ma i suoi più amati sono la stessa Pozzi, Franco
Arminio, Patrizia Cavalli, 'Mariangela Gualtieri, Livia
Candiani....'Ho sempre lavorato per la mia immagine, sono stata
modella da quando avevo 16 anni e volevo distaccarmi da questo,
non lavorare con il contenitore ma comunicare attraverso il
corpo. Come fanno gli attori. E poi sono diventata influencer
per poter avere un filo diretto con le persone''. Sua è infatti
una ''estrema urgenza di comunicare''. ''Ho tantissime passioni
e quasi tutte sono riuscita a renderle un lavoro, a parte le
foto anche se amo fotografare. Che farò domani? Voglio provare
linguaggi artistici a 360 gradi''. E del resto ''comunicativa''
è la parola che secondo lei la descrive meglio. Ma al momento
tra i suoi tanti progetti nega che ci sai qualcosa in pentola
con i Ferragnez: ''la foto insieme? Eravamo a Milano con Damiano
che ha conosciuto Federico a X Factor li ha chiamati e ci siamo
visti ma così, solo in amicizia''. Ma lei e il suo compagno è
chiaro che volano alto non a caso ne La signorina Nessuno ad
accumunarli non sono solo le tante, bellissime pagine d'amore,
ma anche una figura mitologica: Icaro. ''Chi è Icaro? Icaro è
una persona che ho amato e che amo molto, un ambizioso che vuole
volare vicino al sole. Quando l'ambizione lo frena e gli fa
paura arriva la signorina Nessuno a fare uno scambio. Avrei
usato il nome ma Icaro ha un significato più complesso. Sole poi
da sempre è il mio soprannome , da Soleri ovviamente, e per anni
mi sono sempre presentata così. Insomma c'è anche il gioco di
parole''. Sono pagine queste del resto intrise di amore
(''riuscire a vivere in massima relazione con gli altri è la
massima liberazione che si può avere'') ma 'amore romantico non
è in contrasto con il femminismo? ''Quella dell'amore in senso
romantico è una visione etero e patriarcale. Se fosse tra due
donne sarebbe oggettificante? In queste pagine c'è l' amore in
senso lato, salvifico nel momento in cui entri in relazione con
l'altro perchè la vera felicità è condividere il viaggio''. ''Il
contrario della morte/non è la vita,/no/è l'amore./amor(t)e'',
scrive. (ANSA).