PhotoGallery

Venezia: Dune il blockbuster 4.0 che fa sognare

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 03 SET - VENEZIA DUNE di Denis Villeneuve è un blockbuster 4.0 fatto della stessa pasta dei sogni. Un film-monstre, passato oggi fuori concorso al Festival di Venezia, pieno di sabbia, insetti assassini, spezie, elicotteri a forma di libellula, magia, tragedia greca, religione, culto di Mitra e ovviamente quel deserto 'che si porta via i deboli'.
    Protagonista principale Timothée Chalamet nel ruolo di una sorta di nuovo Cristo, di iniziato, di nome Paul Atreides. Adattamento dell'omonimo romanzo di Frank Herbert, già portato sul grande schermo da David Lynch, DUNE, in sala con la Warner Bros dal 16 settembre, è ambientato in un molto lontano futuro (si parla del 10037) e racconta come il Duca Leto Atreides (Oscar Isaac), padre di Paul, ha l'incarico di governare il pianeta Arrakis, meglio noto come Dune, un luogo dal quale scaturisce naturalmente La Spezia, preziosa droga, che si trova mischiata nella sabbia, che conferisce strani poteri. Nonostante la pericolosità di tale incarico, Leto si trasferisce su Dune insieme alla concubina Lady Jessica (Rebecca Ferguson), figlio Paul e i suoi più fidati consiglieri. Arrakis non è certo un luogo facile, sede di una civiltà indigena, guerriera e leale, chiamata Fremen è stata aspramente contesa per generazioni perché lì si può appunto avere il controllo de la Spezia. Ma coloro che cercano di raccoglierla devono sopravvivere al caldo inospitale del pianeta, alle tempeste di sabbia della forza degli uragani e ai monolitici vermi delle sabbia che hanno una bocca grande come uno stadio . "Ho scoperto il libro nella mia adolescenza, e ricordo di essere stato totalmente affascinato dalla sua poesia - dice Villeneuve - e da ciò che diceva sulla natura che è il vero personaggio principale di DUNE. Herbert si avvicinava poi al tema dell'ecologia in modo fresco, ricco, poetico. La sua esplorazione poi dell'impatto e del caos causato dal colonialismo era un ritratto del XX° secolo ancora attuale.
    E nel mezzo di tutto ciò - continua il regista - c'era un giovane che lottava con la sua identità, che cercava di trovare il suo posto nel mondo. Il modo, infine, in cui Paul scopre la sua identità attraverso un'altra cultura è stato, ai miei occhi, sorprendente". "Per me DUNE è allo stesso tempo un thriller psicologico, un'avventura, un film di guerra, un film di formazione. È persino una storia d'amore". Cosa è per me Dune, dice invece Chalamet: "Semplice, è il lavoro di una vita. Mi sono lasciato guidare da Denis e sono lieto di poter definire chi ha lavorato con me a questo come miei fratelli e sorelle.
    Spero ci sia la possibilità di fare un secondo capitolo». Nel cast di DUNE, girato in Ungheria e Giordania, anche: Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Dave Bautista, Zendaya, Chen Chang, David Dastmalchian, Sharon Duncan-Brewster, Charlotte Rampling, Jason Momoa e Javier Bardem. Dietro la macchina da presa, Villeneuve ritrova poi la scenografa Patrice Vermette, il montatore Joe Walker, il due volte premio Oscar supervisore agli effetti visivi, Paul Lambert, e, infine, ilpremio Oscar per gli effetti speciali Gerd Nefzer. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it