(di Andrea Frigo)
(ANSA) - CAGLIARI, 19 GIU - L'aveva promesso, Vasco.
Porteremo in Sardegna la più grande produzione rock mai vista in
Italia, aveva detto annunciando il "Vasco Nonstoptour 2019", ed
è stato di parola il Komandante. Due ore e mezza di energia rock
pura, un mega palco con i watt sparati al massimo, una scaletta
di 29 brani che accontenta tutte le generazioni di fan.
Dopo i sei concerti da record a San Siro, Vasco Rossi ieri
sera ha incantato Cagliari, nel primo dei due concerti alla
Fiera, gremita all'inverosimile. Un regalo alla Sardegna, l'ha
definito. Si perché portare un mega concerto così da queste
parti logisticamente non è certo semplice. Ma Vasco l'ha voluto
fortissimamente, ed è stata una notte magica per i 35 mila della
Fiera.
"Ciao Cagliari, ciao Sardegna, finalmente in Sardegna!
Benvenuti, bentornati", sono le prime parole del Blasco: fa
caldo e c'è ancora la luce del sole quando, alle 21 in punto, fa
il suo ingresso sulla scena. E che scena, una mega produzione
targata Live Nation. Un palco di 100 metri di larghezza e 33
d'altezza, il cuore della scenografia sono i 700 mq di
giganteschi schermi che diventano praticamente lo specchio che
riflette tutto quello che succede sul palco e nel pensiero di
Vasco, con la regia di Pepsy Romanoff.
"Qui si fa la storia", attacca. Alla faccia dei suoi 67 anni,
Rossi Vasco da Zocca è sempre in gran forma, e la storia del
rock lui ormai la fa da più di 40 anni. Il Komandante e la sua
rodata band attaccano con una successione di cinque brani che
non danno tregua, ecco "Mi si escludeva", "Buoni o Cattivi", "La
verità" e "Quante volte".
Dopo Modena Park, Vasco ha portato diverse novità in questo
tour: il mood di quest'anno è punk rock, con la rivisitazione di
alcuni brani degli anni 80 come "Portatemi Dio" e "Ti taglio la
gola" che mancava in scaletta dal 1985, ma anche la sempre bella
"Cosa succede in città". Già, cosa succede? Succede che in città
praticamente tutti riescono a sentire Vasco, con la sua musica
sparata a tutto volume che ha raggiunto tanti quartieri del
capoluogo.
Con la scaletta ormai collaudata a San Siro, il concerto fila
liscio senza sbavature. Vasco e la sua band sono in gran forma,
dallo storico bassista Claudio Golinelli al chitarrista Steff
Burns. "Portatemi Dio", "Gli spari sopra", C'è chi dice no", la
Fiera s'infiamma. I 35 mila saltano e cantano a squarciagola.
Poi l'ultima parte, che inizia con "La nostra relazione", il
primo singolo della carriera di Vasco, anno di grazia 1978.
Scorrono "Vivere", "Sally", "Senza parole", sino al gran finale
con le immancabili "Siamo solo noi" e "Vita spericolata".
La struggente "Canzone", che Vasco dedica a "tutti quelli che
non ci sono più ma sono sempre con noi", a fare da preludio -
come da tradizione - ad "Albachiara", il finale di ogni
concerto. E poi i fuochi d'artificio dal tetto del mega palco a
suggellare quella che per migliaia di fan è stata una splendida
giornata.(ANSA).