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Teatro del Silenzio, con gli occhi dei performer- FOTO

In scena con la Tommassini Virtual Family, "per non professionisti emozione è di più"

Redazione Ansa

"La tecnica, come tutto ciò che è studiato e perfetto, è interessante, ma l'essere umano è l'opera più grande che c'è": parola di Luca Tommassini (INTERVISTA VIDEO), celebre ballerino e coreografo, che affronta la sfida più grande portando in scena la gente comune e rendendola protagonista degli show più spettacolari, da X Factor al Teatro del Silenzio.

"Dio è il più grande direttore artistico. L'essere umano messo in scena ha la sua naturalezza ed è più interessante perché più vicino a tutti noi", spiega, in occasione dello spettacolo-evento di Andrea Bocelli 'Il canto della terra' a Lajatico, in mezzo alle colline toscane, con stelle internazionali del calibro di Carla Fracci.

Dopo aver lavorato con Michael Jackson, Prince e innumerevoli protagonisti del jet set internazionale, e soprattutto con Madonna, la sua prediletta, Tommassini si dedica con amore alla sua virtual family, una community che su facebook conta circa 450.000 persone che si sono iscritte con motivazioni diverse mentre una parte di loro si è trasformata pian piano in un gruppo in carne ed ossa accomunato dalla passione per il ballerino e pronto a farsi guidare con totale fiducia dalla sua visione fantasiosa e onirica. 'Sogno' è la parola più citata per descrivere il filo rosso che lega esistenze tanto diverse e trasversali per età, mestiere, estrazione sociale e abilità fisica.
   "La 'family' un gruppo di persone bellissime", spiega Tommassini, che ha schierato sul palco di Lajatico una settantina di performer anche nel momento clou della serata, quando Bocelli intonava l'Ave Maria di Schubert e Carla Fracci la interpretava nella lingua dei segni. Per non farsi trovare impreparati, i membri della Family hanno ascoltato i brani e studiato i movimenti coreografici da un video fatto circolare su whatsapp nei giorni precedenti.
   Circondati da eccellenze, ballerini professionisti, strumentisti, cori, sbandieratori, tra laser colorati e giochi di luce, i non professionisti sono sempre i più emozionati in scena.
"Grazie a Luca abbiamo la possibilità di partecipare ad uno spettacolo meraviglioso", spiega Cinzia. Le fa eco Monica che sottolinea l'affetto che lega ciascun componente di questa grande famiglia allargata tutt'altro che virtuale: "Siamo persone che si frequentano e si vogliono bene, accomunate dall'amore per un artista e soprattutto una persona splendida come Tommassini".
Non semplici fan spettatori, dunque, ma protagonisti di ogni incontro con il loro idolo. "Siamo anime con intenti comuni - conclude Tatiana - io sono qui con un ruolo preciso per preparare i costumi di scena". Il sogno della virtual family, in qualche caso, diventa talmente reale che il gioco si trasforma persino in un'occasione di lavoro.

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