PhotoGallery

Venezia71, meditazione di Ferrara su Pasolini

Una ricostruzione tra fatti reali e fantasia dell'ultima giornata del grande scrittore

Redazione Ansa

Un timido applauso per l'atteso film Pasolini, di Abel Ferrara. Una ricostruzione tra fatti reali e fantasia dell'ultima giornata del grande scrittore, poeta e regista morto il 2 novembre 1975.

Il film, che dimostra il grande amore e la conoscenza di Ferrara del poeta, ha un cast di tutto rispetto, da Ninetto Davoli a Riccardo Scamarcio e Valerio Mastrandrea.

"Io sono cresciuto guardando i film di Pasolini e lui è cresciuto senza guardare i miei film. Io sono un buddista che tende a meditare sui propri maestri. Ho sentito molto il suo lavoro e mi sono permesso di avvicinarmi a lui". Così Abel Ferrara, regista di 'Pasolini', film in concorso alla Mostra del cinema di Venezia, racconta la sua devozione per l'uomo di cultura italiano a cui il suo film è dedicato.

Riguardo al suo rapporto con Pasolini scrittore, il regista del Cattivo tenente ha detto: "Ho letto moltissimo i suoi libri e studiato le sue teorie, ma quando incontri le persone che lo hanno conosciuto e hanno lavorato con lui, è tutto diverso. Capisci quanto era amato e come era gentile anche con i più umili. Sul set poi - conclude Ferrara - era tutto quello che io avrei voluto essere".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it