(ANSA) - ROMA, 31 MAR - Donald Trump è stato incriminato
dalla procura di Manhattan per il pagamento di 130.000 dollari
alla pornostar Stormy Daniels per farla tacere sulla loro
relazione. Il tycoon diventa così il primo ex presidente a
essere incriminato nella storia americana. La decisione del gran
giurì è destinata ad avere ripercussioni senza precedenti sulla
politica statunitense oltre che a influenzare la corsa alla Casa
Bianca per il 2024, anche se non fermerà quella del tycoon. Che
ha già reagito attaccando: "E' una persecuzione politica e una
interferenza elettorale", "una caccia alle streghe che si
ritorcerà contro Biden". Il voto del gran giurì è arrivato a
sorpresa visto che i giurati avrebbero dovuto valutare nella
giornata di oggi altri casi e poi prendersi una pausa fino alla
fine di aprile. Neanche lo staff di Trump si aspettava una
decisione e probabilmente neanche l'ex presidente che in queste
ore a Mar-a-Lago sta valutando le sue prossime mosse. Le accuse
precise mosse nei suoi confronti non sono ancora state rese
note, almeno al pubblico. Cosa accadrà ora e quando Trump è
chiamato a presentarsi alla procura non è ancora chiaro: i
dettagli devono essere definiti dal Secret Service con le
autorità di New York, anche se il legale dell'ex presidente ha
assicurato che il suo assistito si presenterà spontaneamente e
si sottoporrà alle procedure del caso, dalle impronte digitali
alle foto. In tal caso dovrebbe essergli risparmiata
l'umiliazione dell'arresto. La polizia della Grande Mela è da
giorni in allerta per possibili manifestazioni e proteste visto
che l'ex presidente, rievocando una retorica simile a quella
dell'assalto al Congresso, ha invitato i suoi sostenitori a
scendere in piazza e a farsi sentire. E proprio uno scenario
simile a un nuovo 6 gennaio è quello che fa più paura e ha
spinto le forze dell'ordine di New York a rafforzare le misure
di sicurezza e i controlli online, dove alcuni da giorni gridano
alla 'guerra civile' in difesa di Trump. "Nessuno è al di sopra
della legge. Questa incriminazione è solo l'inizio", commenta a
caldo Michael Cohen, l'ex legale del tycoon divenuto poi il suo
principale accusatore. I repubblicani gridano già allo scandalo
pur non conoscendo le accuse precise: parlano di una decisione
"oltraggiosa". Eric Trump, il figlio dell'ex presidente,
definisce l'incriminazione come un attacco a un rivale politico.
Il suo riferimento è ai democratici e a Alvin Bragg, il primo
afroamericano procuratore di Manhattan. In casa dei democratici
al momento tutto tace, così come alla Casa Bianca di Joe Biden.
L'incriminazione alla pornostar è solo una delle inchieste
aperte a carico di Trump, la cui situazione legale potrebbe
complicarsi con l'avvicinarsi del voto. Fra le indagini aperte
ci sono quelle sul 6 gennaio, quelle sulle interferenze sul voto
in Georgia e quelle sulle carte segrete trovate a Mar-a-Lago.
(ANSA).