(ANSA) - ROMA, 27 MAG - E' scattato il blitz di agricoltori,
allevatori e cittadini arrivati a Roma da diverse regioni contro
l'invasione dei cinghiali, per chiedere di fermare una calamità
che diffonde la peste suina, distrugge i raccolti, aggredisce
gli animali e causa incidenti stradali con morti e feriti. In
piazza SS. Apostoli gli allevatori hanno anche portato i
prodotti tipici Made in Italy che rischiano di scomparire a
causa della peste suina che colpisce i maiali ma non l'uomo.
Tante le scritte che confermano l'esasperazione degli italiani
in un Paese invaso da 2,3 milioni di cinghiali. Una vera e
propria emergenza, tanto che oltre otto italiani su 10 (81%),
secondo l'indagine Coldiretti/Ixè, pensano che vada affrontata
con gli abbattimenti, soprattutto incaricando personale
specializzato; ben il 26% si è trovato faccia a faccia con
questi animali. La fauna selvatica per il 90% dei cittadini,
rappresenta un problema, anche perché nell'ultimo anno è
avvenuto un incidente ogni 41 ore con 13 vittime e 261 feriti
gravi. E ancora, il 69% degli italiani ritiene che i cinghiali
siano troppo numerosi, mentre il 58% li considera una minaccia
per la popolazione, oltre che un serio problema per le
coltivazioni e per l'equilibrio ambientale (75%). Il risultato è
che il 62% degli italiani ne hanno paura e quasi la metà (48%)
non prenderebbe casa in una zona infestata dai cinghiali. Alla
domanda su chi debba risolvere il problema, oltre le metà degli
italiani (53%) è pensa che spetti alle Regioni, mentre per il
25% è compito del Governo e un 22% tocca ai Comuni. (ANSA).
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