(ANSA) - ROMA, 10 FEB - "Il Giorno del Ricordo richiama la
Repubblica al raccoglimento e alla solidarietà con i familiari e
i discendenti di quanti vennero uccisi con crudeltà e gettati
nelle foibe, degli italiani strappati alle loro case e costretti
all'esodo, di tutti coloro che al confine orientale dovettero
pagare i costi umani più alti agli orrori della Seconda guerra
mondiale e al suo prolungamento nella persecuzione, nel
nazionalismo violento, nel totalitarismo oppressivo". Lo afferma
il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione
del Giorno del Ricordo. "È un impegno di civiltà conservare e
rinnovare la memoria della tragedia degli istriani, dei fiumani,
dei dalmati e degli altri italiani che avevano radici in quelle
terre, così ricche di cultura e storia e così macchiate di
sangue innocente. I sopravvissuti e gli esuli, insieme alle loro
famiglie, hanno tardato a veder riconosciuta la verità delle
loro sofferenze. Una ferita che si è aggiunta alle altre",
afferma il Capo dello Stato. "L'Europa nata dalla pace e il
dialogo ravvivato dall'affermazione delle democrazie hanno
aperto e sviluppato una strada nuova. Queste memorie hanno
guadagnato rispetto, dignità, ascolto. Sono storia vissuta,
monito e responsabilità per il futuro. Il ricordo, anche il più
doloroso, anche quello che trae origine dal male, può diventare
seme di pace e di crescita civile. Questo è l'impegno di cui
negli ultimi anni il nostro Paese si è reso protagonista insieme
alla Slovenia e alla Croazia per fare delle zone di confine una
terra di incontro e prosperità, di collaborazione, di speranza.
La scelta di Gorizia e Nova Gorica, che saranno congiuntamente
Capitale della Cultura europea 2025, dimostra quanto importante
sia per l'intera Unione che la memoria delle oppressioni
disumane del passato sia divenuta ora strada dell'amicizia,
della comprensione, del primato della dignità delle persone, nel
rispetto delle diversità e dei diritti", conclude il Capo dello
Stato. (ANSA).