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Papa: penso a detenuti, non ci siano condanne senza speranza

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTA DEL VATICANO, 19 GEN - "Non possono esserci condanne senza finestre di speranza", "pensiamo ai nostri fratelli e alle nostre sorelle carcerati" perché "trovino attraverso quella finestra di speranza una via d'uscita per una vita migliore". Lo ha detto il Papa nell'udienza generale proseguendo le catechesi su San Giuseppe. "Oggi voglio ricordare in modo particolare i nostri fratelli e le nostre sorelle che sono in carcere. È giusto che chi ha sbagliato paghi per il proprio errore, ma è altrettanto più giusto che chi ha sbagliato possa redimersi dal proprio errore". "Ci fa bene allora specchiarci nella paternità di Giuseppe e domandarci - ha proseguito Papa Francesco - se permettiamo al Signore di amarci con la sua tenerezza, trasformando ognuno di noi in uomini e donne capaci di amare così. Senza questa 'rivoluzione della tenerezza' - e ci vuole una 'rivoluzione della tenerezza' - rischiamo di rimanere imprigionati in una giustizia che non permette di rialzarsi facilmente e che confonde la redenzione con la punizione". (ANSA).
   

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