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Cina stima Pil 2021 oltre il 6%, inflazione intorno al 3%

Redazione Ansa

(ANSA) - PECHINO, 05 MAR - Dopo il +2,3% di crescita del 2020, la Cina mira a un forte rimbalzo dopo la crisi della pandemia del Covid-19, puntando nel 2021 a un'espansione di oltre il 6% annuo con maggiori sforzi su riforme, innovazione e sviluppo di alta qualità. Il governo prevede un deficit di bilancio del 3,2% sul Prodotto interno lordo, ha aggiunto Lee nel suo intervento, un equilibrio di base della bilancia dei pagamenti, una solida crescita dei redditi e un forte aumento sia dei volumi sia della qualità delle importazioni. L'economia cinese è stata l'unica grande al mondo ad espandersi lo scorso anno, aiutata dalle iniezioni di liquidità della banca centrale per sostenere le imprese, dalla spesa fiscale extra per le infrastrutture e dal rapido controllo dei focolai di coronavirus a livello nazionale. Secondo le proiezioni di diverse banche d'affari, tra cui Nomura, la crisi del nuovo coronavirus ha messo Pechino nelle condizioni di superare gli Usa in anticipo, entro il 2028, due anni prima del previsto. Il Fmi ha stimato, nelle sue ultime previsioni di gennaio, una crescita della Cina per il 2021 dell'8,1%. Accanto a quella ripresa, l'economia ha accumulato debito e ha visto aumentare le preoccupazioni per le bolle degli asset, alimentando le aspettative su una stretta agli stimoli monetari e fiscali mobilitati per contrastare la pandemia. La riunione di quest'anno del Congresso nazionale del popolo, presieduta dal presidente Xi Jinping, durerà una settimana con tre sessioni plenarie caratterizzandosi soprattutto per il nuovo piano quinquennale che copre il 2021-25 e il programma strategico di 15 anni fino a 2035. Alcuni degli obiettivi chiave già delineati includono il rafforzamento della domanda dei consumatori, l'investimento nelle industrie hi-tech e le sfide di lungo termine come l'invecchiamento della popolazione. (ANSA).
   

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