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Coronavirus, lo sbarco a Civitavecchia dalla nave Costa Smeralda

Redazione Ansa

Sono sbarcati dalla Costa Smeralda ormeggiata al porto di Civitavecchia i 1143 passeggeri che avrebbero dovuto sbarcare ieri e che sono rimasti bloccati a bordo per il sospetto caso di Coronavirus, poi rientrato. "A bordo c'è stata la massima tranquillità e hanno gestito le cose bene - racconta Filippo Rossi, un uomo di Monterotondo, in provincia di Roma, che è stato tra i primi a lasciare la nave - c'è stata però preoccupazione anche perchè si sono rincorse tante voci fino all'ultimo e le informazioni le avevamo solo da fuori. Menomale che è andato tutto bene".

"Finalmente - dice invece un turista di Terni - abbiamo messo i piedi sulla terraferma, dopo 24 ore di attesa. La cosa più importante è che sia stato escluso il pericolo di contagio, ma è stata un'esperienza molto stressante soprattutto per la mancanza di comunicazioni da parte dei vertici dell'equipaggio della nave". La coppia si è poi subito messa in viaggio verso casa. "Saremmo potuti scendere già giovedì sera, quando hanno dato l'ok allo sbarco, ma eravamo stremati e abbiamo preferito riposare in una cabina che ci è stata messa a disposizione" spiega ancora l'uomo. "Lo stress maggiore - aggiunge - è stata la mancanza di comunicazioni dirette da parte dell'equipaggio. Fino all'ultimo ci tenevamo aggiornati tramite internet e i social. Ma finalmente questa brutta avventura si è conclusa".

Sul molo 12 del porto di Civitavecchia sono affluiti decine di pullman per trasferire i croceristi che si trovano ancora a bordo.

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