PhotoGallery

Torino: presidio solidarietà a Appendino, 'sono commossa'

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 09 MAR -"Sindaca siamo con te non mollare" "Forza sindaca", "#iostoconchiara". Accompagnate da questi slogan un centinaio di persone si sono riunite questa mattina sotto Palazzo Civico per portare solidarietà Chiara Appendino dopo le minacce provenienti da anarchici e antagonisti dopo lo sgombero dell'ex Asilo occupato. Visibilmente commossa la sindaca "perché - ha detto - è una dimostrazione di affetto che non era dovuta e che arriva in un momento di difficoltà che mi ha anche cambiato la vita. L'affetto fa ancora più piacere".
    Martedì scorso un corteo di protesta contro la sindaca si era svolto in via Cibrario davanti al negozio di famiglia. "Quello che è accaduto - ha commentato - non è un fatto politico e ringrazio chi in questi giorni mi ha mostrato solidarietà e vicinanza umana. Sentire le persone vicine è qualcosa che mi da forza". "Sono serena - ha aggiunto - e vado avanti con più forza di prima, le energie ci sono".
    In piazza per la sindaca Appendino consiglieri e assessori comunali (tra cui il responsabile del bilancio, Sergio Rolando, alla sua prima uscita pubblica dopo il malore che lo aveva colpito a febbraio), consiglieri metropolitani e di Circoscrizione, esponenti dell'Associazione per la riqualificazione del quartiere Aurora. "Sono qui - ha detto Alberto Airola, senatore M5S - per portare la solidarietà ma non solo. Abito nel quartiere dell'asilo e ribadisco che per me c'è spazio per tutti, basta che ci si integri socialmente: e non era quello il caso".
    Per il vicesindaco Guido Montanari "è un bel momento in cui molti cittadini tornano in piazza a sostenere Chiara in un momento difficile. Sono attacchi inaccettabili e vanno respinti, bisogna ricollegare di più l'attività dell'amministrazione con i desideri e le aspettative legittime dei cittadini e questo non ha niente a che fare con la violenza".
    "Manifestare dissenso è legittimo e anche la nostra storia parla di grandi manifestazioni di dissenso - ha affermato Giorgio Bertola, candidato per il M5S alla presidenza della Regione Piemonte alle prossime elezioni - ma non è accettabile che lo si faccia con le minacce". Sulla stessa linea Francesco Sicari, presidente del consiglio comunale: "Ognuno può manifestare il proprio dissenso ma senza superare certi limiti, oltre i quali può diventare pericoloso. Unica soluzione su questo tema come su altri - aggiunge - è parlarsi".
    A portare solidarietà alla sindaca c'erano anche esponenti di altre forze politiche come il radicale Silvio Viale e il vicepresidente del Comitato per i diritti umani della Regione Piemonte Giampiero Leo, per il quale "di fronte a queste inqualificabile manifestazioni di violenza e intolleranza la condanna deve essere senza se e senza ma. Io ho l'età per ricordare come è cominciata negli anni Settanta: non si deve ripetere mai più".(ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it