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Porta Maggiore di Roma, una discarica 'di lusso' LE FOTO

Redazione Ansa

Benvenuti a Roma. Una delle porte più monumentali della Capitale, Porta Maggiore, è una discarica 'di lusso' a cielo aperto. Tutta l'area archeologia recintata è disseminata di rifiuti di ogni genere. Qui, ogni giorno, migliaia di abitanti della città e altrettanti turisti, si raccolgono per muoversi con i mezzi di trasporto pubblico. Tutta l'area infatti è uno dei più grandi hub di Roma dove si incrociano diverse linee di autobus e tram che permettono di spostarsi per tutta la metropoli. 

 

Porta Maggiore è una delle porte nelle Mura aureliane di Roma. Si trova nel punto in cui convergevano otto degli undici acquedotti che portavano l’acqua alla città, nella zona che, per la vicinanza al vecchio tempio dedicato nel 477 a.C. alla dea Speranza (da non confondere con l’omonimo tempio più recente, inaugurato verso il 260 nell’area del Foro Olitorio), veniva chiamata ad Spem Veterem. Tutta l’area nelle vicinanze è ricca di reperti antichi: piccoli monumenti funebri, colombari, ipogei e, soprattutto, una "basilica sotterranea"”. Fu costruita sotto l’imperatore Claudio nel 52 per consentire all’acquedotto Claudio di scavalcare le vie Praenestina e Labicana. È realizzata interamente in opera quadrata di travertino con i blocchi in bugnato rustico secondo lo stile dell’epoca.

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