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L'Afghanistan negli scatti di Marco Bellodi, ex dirigente Eni

La mostra inaugurata a Roma dal ministro della Difesa Pinotti

Redazione Ansa

Un paese complesso, dilaniato da oltre quarant'anni di guerre, un paese dalle tante etnie, dell'orgoglio e della povertà, dei diritti negati e dei conflitti: "un Paese che è rimasto nel cuore dei nostri militari". Così il ministro della Difesa Roberta Pinotti descrive l'Afghanistan. E così il Paese viene raccontato in una collezione di foto esposte al Circolo Ufficiali delle Forze Armate a Roma. Sono opera di un fotografo non professionista, Marco Bellodi, esperto di Afghanistan e di Libia, ex dirigente Eni, che ha potuto ritrarre il Paese da una prospettiva 'privilegiata' e raccontare due quotidianità difficili, quella degli abitanti e quella dei militari impegnati nella missione internazionale.

 

 

"Sono immagini - ha detto Pinotti, inaugurando la mostra, che ha calamitato tutto il mondo delle forze armate, politici e imprenditori - che catturano paesaggi, volti, che rimandano a un paese difficile, martoriato, in cui siamo da molti anni e che ti cattura l'anima per le contraddizioni e per la bellezza". "L'Afghanistan è un crocevia, stranamente uno dei posti più importanti del mondo, per lo sviluppo dei traffici internazionali, del terrorismo internazionale", lo descrive il capo di stato maggiore della Difesa, il generale Claudio Graziano, che di quel territorio ha fatto esperienza diretta: "Noi abbiamo fatto tantissimo, siamo i secondi contributori dopo gli Usa. L'Afghanistan è stata una parte della storia militare d'Italia, e siamo ancora lì, i nostro soldati stanno ancora facendo addestramento per far sì che non ritorni quello che è stato".++

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