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Turchia, in 55 milioni chiamati alle urne

Redazione Ansa

Domenica primo novembre quasi 55 milioni di turchi sono chiamati alle urne per le seconde elezioni politiche in meno di 5 mesi. Il ritorno al voto si è reso necessario per lo stallo seguito alle elezioni del 7 giugno scorso, quando per la prima volta dal 2002 l'Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan non è riuscito a ottenere la maggioranza necessaria a governare da solo. Concluse senza successo le trattative per formare un esecutivo di coalizione, Erdogan ha indetto elezioni anticipate. Il parlamento turco è composto da 550 seggi. Per formare un governo ne occorrono almeno 276, mentre con la maggioranza qualificata dei 2/3 (367 seggi) è possibile cambiare la Costituzione. Tuttavia, se una riforma costituzionale viene votata da almeno 330 parlamentari può successivamente essere approvata attraverso un referendum popolare. I deputati del Meclis, la Grande assemblea nazionale, sono eletti con un sistema proporzionale in 85 distretti. Per i partiti è prevista però una soglia di sbarramento record del 10%. Se si resta al di sotto, i seggi potenzialmente conquistati vengono distribuiti tra quelli che sono riusciti a superarla. I partiti in lizza domenica saranno 16.

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