PhotoGallery

Papa Francesco, bagno di folla con ragazzi Treno dei Bambini

Al suo arrivo davanti Aula Nervi aquiloni si alzano in volo

Redazione Ansa

Accoglienza speciale per Papa Francesco questa mattina da parte dei circa 200 ragazzi giunti in Vaticano con il Treno dei Bambini. Papa Francesco è arrivato accompagnato in auto a mezzogiorno davanti l'Aula Nervi dove sta per tenere loro un discorso, accolto da un gruppo dei bambini del treno che lo hanno salutato facendo librare nel piazzale tanti aquiloni in volo, un gesto che simboleggia il tema scelto quest'anno dal Cortile dei Bambini, quello del "volo" perché - è stato spiegato - vuole offrire ai più piccoli che vivono con le loro madri una quotidianità fatta di carcere e allontanamento dagli altri fratelli, e a quelli che vivono la separazione della loro mamma detenuta, una giornata per volare via ed evadere con la fantasia dalla realtà con cui sono costretti a fare i conti.

Appena deposti gli aquiloni i bambini sono andati tutti incontro al Papa al grido di "evviva il Papa". Alcuni lo hanno abbracciato, altri hanno chiesto di potersi scattare un selfie con lui. Quindi il gruppo si è stretto attorno alla figura di Francesco per ingresso all'Aula Nervi. 

Treno bambini; Elia, i veri ospiti sono loro - "Questo è un treno che non vogliamo assolutamente mollare, anzi vogliamo promuovere questa iniziativa sempre più, perché rappresenta un momento ancora più intenso di partecipazione al sociale, specialmente per chi è in situazioni di disagio e su questo noi siamo impegnatissimi con varie iniziative come i comodati d'uso per i servizi sociali in tutte le stazioni d'Italia". Lo ha detto l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Michele Mario Elia, che è stato tra quanti hanno accolto questa mattina in Vaticano i 200 bambini arrivati con il Treno dei Bambini. Il gruppo Fs ha messo a disposizione una speciale Freccia Argento che ha trasportato i 200 giovani figli di detenuti e detenute dalle città di Bari e Trani. "E' stata una cosa bellissima - ha commentato Elia - i veri ospiti sono loro, noi siamo i ferrovieri, erano tutti allegri, nessuno ha dormito per un secondo, è stata una situazione dolcissima".

A figli detenuti, non smettete mai di sognare  - "Non smettete mai di sognare!". E' quanto ha raccomandato Papa Francesco ai figli di detenuti e detenute arrivati oggi in Vaticano con il Treno dei Bambini e con cui Bergoglio ha avviato un dialogo di una ventina di minuti nell'androne della Sala Nervi. "Adesso vi rivolgo una domanda difficile - ha detto il Papa - una ragazza che non riesce a sognare com'e?". Quasi in coro i bambini seduti per terra davanti a lui hanno risposto "infelice". "Infelice - ha ripetuto il Papa - perché sognare fa aprire le porte della felicità mentre chi non sogna ha il cuore chiuso. E com'è il cuore chiuso?", ha domandato. Alcuni hanno risposto "di ghiaccio", altri "di pietra". Quindi il Papa ha chiesto quando è che un cuore è di ghiaccio o di pietra. Alcuni hanno risposto "quando si viene delusi", altri "quando non sogniamo o non preghiamo". Poi una bambina ha detto: "quando non ascoltiamo la Parola di Dio e di Gesù". A questo punto il Papa l'ha chiamata e ha detto: "tu hai detto una cosa bella, sei stata brava, ripetiamola: non smettete mai di sognare e di ascoltare la Parola di Gesù, perché Gesù allarga il cuore e ama tutti". Al Papa sono stati quindi consegnati diversi regali tra cui braccialetti fatti in carcere dalle madri dei detenuti, aquiloni, disegni. Quindi il Papa si è alzato per salutare uno per uno i bambini con i loro accompagnatori e familiari e ha ricevuto l'abbraccio di tanti di loro così come moltissime richieste di farsi un selfie con lui. L'incontro si è concluso con la preghiera del Padre Nostro e la benedizione del Papa.
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it