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Malala ritira il Nobel e svela il suo sogno, diventare premier

'Pronta a servire il mio Paese, istruzione a ogni bambino'

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Redazione Ansa

I talebani pachistani hanno accusato Malala  di essere stata "addestrata" per combattere la società islamica in base "a un piano segreto dell'Occidente". E' quanto si legge in un comunicato di 5 pagine inviato all'ANSA di Islamabad dal gruppo armato fondamentalista Tehrik e Taliban Pakistan. 

Malala Yousafzai, l'attivista pakistana che ha ritirato mercoledì il premio Nobel per la pace, aspira alla carriera politica fino a divenire primo ministro del suo paese. Lo ha sottolineato la stessa giovane - simbolo della campagna per l'istruzione in Pakistan dopo essere stata gravemente ferita nell'ottobre 2012 - alla Bbc in occasione del ritiro del Nobel, vinto insieme all'attivista indiano per i diritti dei bambini, Kailash Satyarthi. "Voglio servire il mio paese e il mio sogno è che la mia nazione diventi un paese sviluppato dove ogni bambino ricevere un'istruzione", ha spiegato. "Se posso servire meglio il mio paese meglio attraverso la politica e diventando primo ministro, lo farò", ha aggiunto. 

 Malala Yousafzai e l'indiano Kailash Satyarthi, co-vincitori del premio Nobel per la pace, hanno ricevuto il riconoscimento nel corso della cerimonia di assegnazione a Oslo. Malala è la più giovane vincitrice nella storia del Nobel. Una giovane donna e un uomo maturo, una pachistana e un indiano, una musulmana e un induista. Sono due simboli di cui il mondo ha bisogno: unità e fratellanza tra gli Stati". Così il presidente del comitato per il Nobel, Thorbjoern Jagland, durante la consegna del premio. "La conoscenza conduce alla libertà e alla democrazia" ha continuato Jagland.

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