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Al via il governo dei fedelissimi di Hollande

Il presidente francese schiera la nuova squdra. Per i ministri economici la voce sarà unica

Redazione Ansa

L'ora è grave, Francois Hollande l'ha capito e ha schierato in campo una squadra di fedelissimi. Basta con le concessioni, le aperture, gli approcci morbidi. L'aveva annunciato ieri, chi vuole stare nel 'Valls 2' deve condividere totalmente le linee del presidente per guidare la Francia.

Nelle loro prime dichiarazioni dopo il rimpasto di governo, i ministri francesi delle Finanze, Michel Sapin, e dell'Economia, Emmanuel Macron, esprimono la loro identità di vedute e la volontà di inserirsi nel solco della politica economica elaborata nei mesi scorsi dal presidente Francois Hollande e dal Premier Manuel Valls.

Sapin, intervistato da France Inter, afferma che la "linea é stata fissata dal presidente della Repubblica", e che "non cambierà" con il nuovo esecutivo. Non risparmia poi bacchettate all'ex ministro Arnaud Montebourg, e alla sua tendenza a trasformare "un dibattito interno (al governo), totalmente legittimo, in un discorso esterno", sui media, cosa che finiva per rendere "meno efficace, o poco efficace" l'azione politica. Sul nuovo 'coinquilino' a Bercy Macron, e la polemica legata al suo passato da banchiere, invita ad evitare le "etichette", dicendosi convinto che "sarà un buon ministro dell'Economia".

Macron, dal canto suo, nel suo discorso d'insediamento dopo il passaggio di poteri con Montebourg, si é impegnato a "parlare con una voce unica" con il collega Sapin, e a continuare lo sforzo per il "rilancio produttivo" della Francia

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