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Il jazz va in Borsa, debutta Blue Note

Il presidente Paolo Colucci, siamo piccoli ma ci facciamo sentire

Redazione Ansa

Il jazz debutta in Borsa: lo storico e iconico locale milanese Blue Note ha iniziato oggi le negoziazioni su AIM Italia. In fase di collocamento ha raccolto circa 1 milione di euro. ''Siamo la società più piccola del listino ma anche quella che si fa più sentire'' commenta il presidente Paolo Colucci dopo il suono della campanella che è stato accompagnato dai musicisti del jazz club con trombe, sax e percussioni. Il titolo cede il 3,7% a 3 euro.

''Per noi è la fine di un percorso, è un anno e mezzo che stiamo pensando a questo progetto che si era fermato per la crisi, e l'inizio di un altro molto ambizioso. E' la prima volta in Italia e in Europa che un'impresa che fa cultura si rivolge al mercato per finanziare il suo progetto di crescita'' spiega uno dei fondatori e presidente del Blue Note, Paolo Colucci. ''Siamo una società attenta alla redditività ma tra gli obiettivi che intendiamo perseguire c'è anche un reddito 'psichico', quello intangibile della cultura'' spiega Colucci.

L'obiettivo a breve ''è rinforzare la rete commerciale, abbiamo un potenziale non sfruttato e poi Expo2015 su cui investiamo tanto ma da cui ci aspettiamo anche tanto. A medio termine vorremmo duplicare il festival del Forte di Bard in Val d'Aosta, far girare i nostri artisti e immaginare altri locali: la prima piazza candidata è Roma''. ''Avremo bisogno di un partner, di una location e di capire come ci accetterebbe la città, è un progetto che potrà prendere forma solo dopo Expo su cui per ora siamo concentrati'' ha aggiunto Colucci. Il debutto del Blue Note è un traguardo anche per Borsa Italiana, si tratta infatti della 50ma azienda che si quota. ''E' un listino di piccole imprese ma ambiziose con un'aggressività nella crescita forse anche superiore a quella del listino principale'' commenta una responsabile di Aim

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