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Papa: mi servono straordinari di preghiera

Bergoglio incontra comunita' di S.Egidio e poveri romani

Redazione Ansa

FOTO MASSIMO PERCOSSI

"Mi servono straordinari di preghiera". Lo ha detto il Papa congedandosi dalla Comunità di S.Egidio. E subito prima aveva accennato al fatto che il suo "lavoro può essere insalubre".

"Mi dicono che non parlo spesso di Europa, l'Europa è stanca, si è stancata, non è invecchiata, non sa cosa fare". "Ha dimenticato la solidarietà". Questo uno dei punti più forti del discorso che il Papa ha rivolto alla Comunità di Sant'Egidio incontrandola nella basilica di Santa Maria in Trastevere. "Date il vostro contributo - ha aggiunto il Papa - per promuovere l'amicizia tra le religioni, andate avanti su questa strada: preghiera, poveri e pace, aiutate a far crescere la compassione nella società, a porre l'amicizia al posto dell'inimicizia e all'indifferenza". Nel suo ampio discorso Papa Francesco ha ripercorso molti dei settori di attività della Comunità di Trastevere. Dalla cura degli anziani e dei disabili all'attenzione per chi in genere è più debole, tra cui profughi e stranieri. La Comunità ha riservato a Papa Bergoglio un'accoglienza festosissima e circa 10.000 persone distribuite in quattro diversi luoghi sono andate ad incontrarlo.

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