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L'Olanda vara la stretta all'export dei chip verso la Cina

Pechino: "Salvaguardare le regole del commercio internazionale"

Rappresentazione artistica di un chip superconduttore (Fonte: TU Delft)

Redazione Ansa

La stretta dei Paesi Bassi sulle esportazioni di tecnologie per la produzione di microchip verso la Cina diventa realtà. Le misure restrittive annunciate a marzo per motivi di "sicurezza internazionale e nazionale" sono entrate in vigore oggi, concretizzando l'accordo stretto con gli Stati Uniti e il Giappone in chiave anti-cinese. Lo schema di controllo dell'export sui semiconduttori ricalca il blocco imposto da Washington lo scorso autunno. In base alle nuove norme, il colosso dei chip olandese Asml dovrà richiedere licenze specifiche per esportare le tecnologie per la produzione di chip impiegati anche nella costruzione di armi.

Pechino si "oppone con forza" alle nuove restrizioni. "Chiediamo alla parte olandese di tenere presente il più ampio interesse di salvaguardare le regole del commercio internazionale e la cooperazione economica e commerciale bilaterale e di correggere immediatamente i suoi errori - si legge in una nota dell'ambasciata cinese nei Paesi Bassi -. La Cina tutelerà con decisione i suoi legittimi diritti e interessi. Nel frattempo, siamo anche pronti a collaborare per affrontare la questione in base al principio del reciproco vantaggio".

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