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5G: il 30% aziende utilizzatrici vuole sviluppare progetti

PoliMi, "è il momento di investire per far crescere il mercato"

Redazione Ansa

Cresce la conoscenza delle caratteristiche del 5G da parte delle aziende potenziali utilizzatrici di questa tecnologia: il 30% ha un livello di conoscenza almeno buono, contro il 24% del 2020, e soltanto il 27% non la conosce affatto (era il 48% lo scorso anno). Le imprese dimostrano anche una maggiore consapevolezza delle opportunità offerte dal 5G, con il 34% che lo valuta positivamente e si sta attivando per capire come sfruttarlo (14 punti in più del 2020) e il 30% che dichiara di aver avviato progetti o iniziative pilota nell'ambito o di volerlo fare nel prossimo anno. Anche le imprese della filiera ICT si stanno muovendo: il 43% ha attivato o intende attivare progetti 5G nei prossimi 12 mesi. Sono alcuni risultati della ricerca dell'Osservatorio 5G & Beyond della School of Management del Politecnico di Milano, presentata oggi durante il convegno "5G: è il momento di investire".

"Il 5G costituirà un abilitatore fondamentale per la trasformazione digitale del Paese, offrendo la possibilità di costruire servizi e applicazioni non pensabili con le reti attuali. Ci arriveremo per fasi successive perché questo traguardo richiede di mettere al loro posto una serie di tasselli articolati, attraverso convinzione e investimenti da parte di tutti, privato e pubblico, filiera e aziende utenti", afferma Giovanni Miragliotta, Responsabile Scientifico dell'Osservatorio. Per Antonio Capone, Responsabile scientifico dell'Osservatorio, "l'esistenza di grandi reti pubbliche ad ampia copertura e dalle alte prestazioni è condizione fondamentale perché la rivoluzione del 5G si possa compiere. Per averle servono grandi investimenti".

L'Osservatorio ha censito 98 startup internazionali 5G finanziate fra il 2016 e il 2020 per un totale di 2,2 miliardi di dollari di investimenti raccolti, pari a un finanziamento medio di 26 milioni di dollari. Le principali tecnologie 5G sfruttate sono l'Edge Computing (21% delle startup), seguito dall'URLLC (9%), ma buono l'interesse anche per l'Open RAN. Tra le tecnologie ancillari, la più esplorata è l'Artificial Intelligence (30%) per offrire servizi alle aziende clienti e l'ottimizzazione della gestione della rete, e l'IoT (28%).
   
   

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