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Murdoch a Facebook e Google, paghi editori per contenuti

Algoritmi inaffidabili, serve modello come tv via cavo

Redazione Ansa

NEW YORK - Facebook dovrebbe iniziare a pagare gli editori per i contenuti che pubblica sulla sua piattaforma: dovrebbe pagare una tariffa agli editori che ritiene 'affidabili', sottoponendosi a un modello simile a quello adottato dalle società via cavo. Lo afferma Rupert Murdoch in una nota, intervenendo sulla nuova iniziativa del social media contro le fake news.

"Facebook e Google hanno hanno reso popolari fonti di informazione scurrili tramite algoritmi redditizi per le loro piattaforme ma inaffidabili. Riconoscere questo problema è un passo verso la cura, ma i rimedi proposti finora dalle società sono inadeguati, dal punto di vista commerciale, sociale e giornalistico" mette in evidenza Murdoch, precisando che "c'è stato un dibattito sui modelli di abbonamento, ma non ho ancora visto una proposta che riconosca veramente l'investimento e il valore sociale del giornalismo professionale".

"Seguiremo da vicino l'ultimo cambio di strategia di Facebook. Non ho dubbi sul fatto che Mark Zuckerberg sia una persona sincera, ma c'è una mancanza di trasparenza che dovrebbe preoccupare gli editori. E' il momento di considerare una strada diversa: se Facebook vuole riconoscere editori 'affidabili', allora deve pagare una tariffa simile a quella delle società via cavo". "Una tariffa - afferma ancora Murdoch - che avrebbe un impatto minore sugli utili di Facebook, ma un impatto importante sulle prospettive di editori e giornalisti".
   

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