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Bitcoin, stretta di Cina e Corea del Sud

Da Pechino verso chiusura industria mining

Redazione Ansa

ROMA - Bitcoin in caduta libera: la criptovaluta più famosa è arrivata a cedere oltre il 14%, e perde ora 837 dollari a quota 13.656, dopo che la Corea del Sud ha annunciato una legge per proibire gli scambi di criptomonete sui mercati nazionali.

La Cina verso una stretta sul Bitcoin. Pechino ha impartito indicazioni per chiudere l'industria del mining sulla scia dei timori dei consumi eccessivi di elettricita' e di rischi finanziaria. Alle autorita' locali del paese e' stato chiesto di guidare la chiusura di tale industria: una mossa che segue la chiusura degli scambi di Bitcoin nel paese e il divieto di initial coin offering. I miner creano i Bitcoin risolvendo complicati calcoli necessari per validare le transazioni su nuovi Bitcoin.

Intanto anche la chat Telegram vuole creare una propria moneta virtuale, il Gram, e competere nel capo delle transazioni finanziarie: lo scrive il quotidiano russo Vedomosti citando il 'White Paper' di Telegram sull'operazione e sulla cosiddetta Offerta iniziale di moneta (Initial coin offering, Ico) per attirare investitori. Secondo Vedomosti, le reti blockchain attuali, come quella di Bitcoin ed Ethereum, non possono fare concorrenza per le transazioni a Visa o MasterCard perché troppo lente. Telegram invece vuole creare una propria rete blockchain, che si chiamerà Telegram Open Network, e inserire nel programma di messaggistica un portafogli elettronico per i Gram con un'interfaccia molto più facilmente utilizzabile e comprensibile rispetto a quelle delle altre monete virtuali attuali.

Attualmente Telegram, fondata dal russo Pavel Durov, ha 150 milioni di utenti nel mondo e nel gennaio del 2022 punta a raggiungere un miliardo di utilizzatori.
   

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